Roma. Autista ambulanza spacciava cocaina in servizio, colleghi complici
La condotta ignominiosa dell’autista spacciatore era possibile grazie alla connivenza di colleghi compiacenti. Rinviati a giudizio 11 dipendenti dell’ospedale capitolino
Lavorava all'Ospedale Policlinico Umberto I di Roma. La sua mansione era quella di trasportare organi e sangue nelle situazioni di emergenza, guidando un'automedica. Ma Giancarlo Troiani, 54enne, faceva di più: usava l'ambulanza per spacciare cocaina mentre era in servizio. L'autista pusher, attivava la sirena quando aveva fretta di vendere la droga.
La condotta ignominiosa del dipendente spacciatore era possibile grazie alla connivenza di colleghi compiacenti. In primis, il responsabile ufficio automezzi del nosocomio capitolino, Antonio Ferri, che beneficiava di una paga – come riporta "Il Messaggero.it" – poi altri dipendenti che passavano il badge al posto dell'autista, e lo avvisavano, quando era fuori per consegnare la cocaina, nei casi urgenti di intervento con l'ambulanza, allora con la sirena in funzione passava veloce nel traffico, come una freccia, per raggiungere Viale Regina Margherita.
In questa vergognosa vicenda, l'unico ad essere stato arrestato, lo scorso anno, per spaccio di droga, è stato l'autista Giancarlo Troiani. Ora, il Giudice dell'udienza preliminare ha rinviato a giudizio 11 dipendenti del Policlinico Umberto I per frodi a danno della Sanità pubblica, contestando reati che vanno dal peculato alla truffa e spaccio. Le indagini sono partite dalla segnalazione di un ex dipendente, vittima di angherie e soprusi da parte dei colleghi.