Roma. Blitz portavalori: una rapina progettata da tempo da un team di professionisti
Cinque uomini rapinano un portavalori: un blitz architettato da tempo
Una rapina architettata e riuscita come in un film. Tuttavia, seppur nella Capitale, non siamo in un set di Cinecittà World, ma siamo nella zona del Casilino a poca distanza da Torre Angela. È venerdì mattina 1° luglio, sono le ore 8, e a Roma tre guardie giurate guidano un portavalori per trasferire del denaro all’interno di un ufficio postale. Quando improvvisamente imboccando via Anteo arriva il blitz.
Cinque uomini con dei passamontagna, a bordo di un furgone, bloccano la strada. In pochi istanti i criminali, entrati in azione, sono riusciti ad impossessarsi di 350mila euro. E in una manciata di secondi, muniti di pistola, iniziano una sparatoria, probabilmente per garantirsi la fuga. Rimane ferita la guardia giurata che stava consegnando il denaro, colpita a un fianco da un proiettile. Trasportato successivamente, in condizioni non gravi, al Policlinico Casilino.
Dopo essersi accertati di avere la strada libera, i rapinatori sono saliti sopra un’auto parcheggiata nelle vicinanze e si sono dati alla fuga. A tutta velocità, percorrendo via Anteo, sono giunti nel quartiere sud-est di Roma. E poi si sono perse le tracce. Da quella zona in pochi minuti è facile anche raggiungere il Grande Raccordo Anulare per allontanarsi definitamente dal perimetro della Capitale.
Ormai con i criminali lontani, le altre due guardie incolumi sono riuscite ad allontanarsi dalla zona della rapina per rifugiarsi, con il mezzo blindato, in un garage non molto lontano. Scattato l’allarme, tempestivamente è iniziata la caccia ai malviventi. Gli uomini della polizia scientifica, insieme al commissariato Casilino Nuovo, si sono occupati di raccogliere e rilevare qualsiasi traccia utile. Ma anche le testimonianze dei presenti sul posto non hanno dato un grande contributo alle indagini. Tuttavia, alcuni presenti hanno confermato di aver sentito parlare i criminali con un accento romano. Nel frattempo, la Squadra Mobile, insieme anche a un elicottero, si è messa in azione per ritrovare i criminali.
Rimane ancora incognita l’identità dei cinque uomini che sono riusciti nella maxi rapina. Si attende l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nel bar e dell’ufficio postale in zona. Il Messaggero, intanto in via esclusiva, ha pubblicato un breve filmato che immortala i rapinatori che si danno alla fuga. Probabilmente però, secondo gli inquirenti, la rapina è stata realizzata da un gruppo di professionisti e panificata da tempo.