Roma, blocco auto: Virginia Raggi e le armi di distrazione di massa
Dagli automobilisti agli ambulanti, il sindaco non ne combina una giusta. Ma forse deve solo distogliere l’attenzione dall’ormai imminente emergenza rifiuti
Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri i seguenti titoli, tutti inerenti scene di ordinaria follia da parte del sindaco della Capitale Virginia Raggi (e da cui sono stati esclusi i disservizi di Atac, perché sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa):
a) «Rifiuti, chiude la discarica di Colleferro. Stato d’emergenza più vicino» (Avvenire. Ma come, proprio ora che un’ordinanza del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha stabilito che la crisi è risolta per decreto presidenziale?).
b) «Smog, Roma rischia il blocco per 6 giorni. Gli esperti: “Inutile”» (Il Messaggero. Ma perché dare retta agli esperti quando c’è Greta?).
c) «Roma, caos anagrafe: “Quattro file per una multa. Coda lunga centro metri fin dal mattino”» (Leggo. Immaginiamo lo stupore del primo cittadino, verosimilmente pronta a suggerire di recarsi in via Petroselli di sera).
d) «Roma, urtisti a Raggi: “Decida entro 48 ore o scenderemo in piazza in 12mila”» (Il Messaggero. Ma chissà quanti abusivi riconoscenti saranno lì a farle scudo…).
Ciò posto, il candidato provi a stabilire se è Virgy che non sa più come destreggiarsi tra i continui tentativi di distogliere l’attenzione dalla propria incapacità, o se piuttosto non sia lei stessa un’arma di distrazione di massa.