Roma, Bus Turistici, Fiavet: No a chiusura Centro e aumenti del 1.700%
“L’impressione è che anche questa volta l’amministrazione capitolina tenti di far pagare ai turisti i debiti della città”
"Dopo un anno e mezzo di costanti e continui colloqui e incontri con l'Amministrazione capitolina si è arrivati ad una delibera il cui testo è stato reso pubblico soltanto oggi, perché nessuno si è mai degnato di fornire a tutta la filiera del turismo romano un documento ufficiale su cui lavorare. Credo che si sia persa un'altra importante occasione per la costruzione di un progetto di turismo a Roma condiviso tra pubblico e privato, proprio nell'anno che ha visto la nascita del Convention Bureau di Roma".
È quanto afferma Giancarlo Iacuitto, Vice Presidente della Fiavet Lazio e responsabile dell'Incoming, alla notizia del nuovo Piano Bus Turistici approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Raggi. "Se questa città e amministrazione vuole un aumento quantitativo e soprattutto qualitativo del turismo, cosa che ovviamente vogliamo soprattutto noi che il turismo lo creiamo, questo non può, ad oggi, prescindere dall'utilizzo del bus. Non ci sono alternative. Il trasporto pubblico non può far fonte alle esigenze del turismo organizzato di gruppo- dichiara Iacuitto- Le tariffe aumenteranno del 1.700%.
Sarà molto difficile trasferire un rincaro tariffario cosi' alto sul cliente finale o sul tour operator estero, visto che i contratti sono stati già firmati da un anno. Saranno quindi le aziende italiane a dover assorbire questo ulteriore costo, aziende che pagano IVA e tasse altissime, che hanno visto negli ultimi anni scendere la redditività del 40% anche per colpa di fenomeni ormai diffusi e conclamati di abusivismo e la concorrenza delle multinazionali estere del web".
"L'impressione è che anche questa volta l'amministrazione capitolina tenti di far pagare ai turisti i debiti della città– continua Iacuitto- Ma vorremmo ricordare all'assessore Meleo che i turisti sono fonte di ricchezza e non orde di barbari, come troppo spesso definiti. Li dobbiamo saper accogliere, garantire loro sicurezza, decoro e alti standard di servizi. Sono queste le priorità di cui, secondo noi, dovrebbero occuparsi le Istituzioni, temi a cuore non solo al turismo ma soprattutto ai cittadini che quotidianamente devono fare i conti con queste difficoltà".
"Abbiamo più volte ribadito che non siamo contrari ai cambiamenti perche' sarebbe ipocrita pensare che la mobilita' turistica a Roma non abbia problemi o non sia migliorabile, ma non possiamo accettare un regolamento che preveda la chiusura totale del centro storico e l'aumento del 1.700% delle tariffe– conclude Iacuitto- Bisognerebbe invece individuare ulteriori aree di fermata (discesa e salita), soste in prossimità dei principali monumenti e soprattutto il rafforzamento dei controlli.
Il turismo organizzato rappresenta circa il 30% degli arrivi, oltre 2 miliardi di euro di fatturato in Italia e la maggior parte di questi turisti vengono trasportati con bus turistici. Per questo ribadiamo la nostra presenza, domani 7 dicembre, alla manifestazione indetta contro il Nuovo Piano Bus Turistici in Piazza del Campidoglio alle ore 8.30".