Roma, cade dalla scala a scuola e muore. Insegnante a processo
Stefano Bacigalupo ha solo 13 anni e frequenta un istituto a Roma quando cade dalla scala di scuola e muore. Il prof rischia il processo per omicidio colposo
Stefano Bacigalupo aveva 13 anni quando, nel 2017, per motivi da chiarire è precipitato dalla scala della scuola che frequentava a Roma e muore sul colpo. Un volo nel vuoto che non gli ha lasciato scampo.
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’imputazione del professore che secondo l’accusa, non stava controllando la classe. Di fatto la sua negligenza avrebbe permesso a Stefano di salire al piano superiore e cadere dall’androne delle scale perdendo la vita.
Sebbene la procura avesse richiesto l’archiviazione per l’insegante, ipotizzando un gesto volontario del ragazzo, il giudice per le indagini preliminari ha confutato l’archiviazione in quanto il docente non stava svolgendo il proprio incarico di sorveglianza della classe.
L’accusa per l’uomo potrebbe essere omicidio colposo. Il professore, leggendo l’ordinanza del gip, in quel tragico momento era rimasto a chiacchierare con un collega “violando di fatto un dovere specifico di vigilanza e consentendo al 13enne di trovarsi senza sorveglianza alcuna nei pressi di un luogo pericoloso come la ringhiera al piano superiore e per goliardia o per spinta o per decisione propria, cadere nel vuoto e perdere la vita”.
Soddisfatti i genitori di Stefano che non hanno mai creduto all’ipotesi di un gesto volontario: “finalmente abbiamo sentito affermare che nessuno vigilava su nostro figlio in un luogo pericoloso come quella scala durante l’orario scolastico e che non è salito da solo, né si può affermare se vi sia stata una rissa, una goliardata o un gesto volontario, ma che è certo che quanto accaduto si sarebbe potuto evitare. Dopo 5 anni di negligenze incomprensibili, un passo verso la verità; ma lo sdegno resta per il tempo perso. Peraltro i responsabili dell’Istituto Santa Maria non ci hanno mostrato alcuna vicinanza”.
Cade dalla scala e muore: la storia di Stefano
Cosa sia davvero successo e perché Stefano si trovasse lì non è stato ancora chiarito, sebbene i genitori escludano il gesto volontario, le indagini della procura lo delineano come tale. L’unica certezza al momento è che quel giorno del 2017 il ragazzo abbia salutato i compagni alla fine dell’ora di lezione e sia salito su quelle scale diretto al piano superiore. Per poi precipitare dopo qualche istante nel vuoto e morire a seguito delle fratture riportate.
*Immagine di repertorio