Roma, Campidoglio: ancora stallo su progetto bilancio Ama
Montanari e Lemmetti ancora distanti sul progetto di bilancio Ama
E’ ancora stallo sul progetto di bilancio di Ama. A oltre 48 ore dalla lettera del Collegio sindacale, con la quale è stato ritirato il parere positivo al documento approvato dal cda lo scorso 27 marzo, non si starebbero compiendo significativi passi in avanti in Campidoglio per arrivare alla soluzione di una situazione che, giorno dopo giorno, sta portando la municipalizzata dei rifiuti sempre più vicina alla consegna dei libri contabili in tribunale.
Secondo quanto apprende l’agenzia Dire, dal lavoro compiuto dagli uffici, richiesto con grande forza dal sindaco Raggi, ancora non sarebbero emersi quegli elementi inequivocabili di natura contabile in grado di smentire le richieste di Ama, che (forte anche dei pareri positivi del collegio dei revisori e del professor Bussoletti) ritiene di vantare dal Comune 18 milioni di euro di crediti per opere cimiteriali realizzate tra il 2008 e il 2012.
Posizioni distanti sul bilancio Ama in Campidoglio
L’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, insieme al ragioniere capitolino Botteghi e al dg Franco Giampaoletti, la pensano diversamente ma ancora non sarebbero stati in grado di produrre atti di forza uguale e contraria a quelli presentati da Ama. Da qui la forte divergenza di posizioni tra l’assessore livornese e l’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari (co-promotori della delibera di indirizzi sul bilancio Ama) che continua a chiedere attestazioni in grado di dimostrare la legittimità di una bocciatura del progetto di bilancio di Ama.
Di certo, tra gli strumenti per tentare una sorta di mediazione non si potrà perseguire più quello della costituzione di un fondo rischi nel bilancio di Ama: “Il Collegio ricorda comunque – si legge nell’ultima comunicazione del Collegio dei sindaci, che l’agenzia Dire ha potuto visionare – che i principi contabili vigenti non consentono accantonamenti a fondi rischi generici né svalutazioni o accantonamento a fondi svalutazione crediti che non siano dettagliati, motivati e supportati da idonea documentazione”.
Nella stessa comunicazione, il Collegio è tornato anche sulla necessità di un intervento del Campidoglio per garantire Ama verso le banche: “Nelle more della approvazione di un nuovo progetto, considerate le relative tempistiche, il rilascio da parte dell’azionista di una lettera di patronage finanziario a mera garanzia dell’impegno contrattuale già preso, ossia del regolare versamento mensile pro quota del contratto di servizio per la gestione dei rifiuti e i servizi di igiene urbana e del contratto di servizio per la gestione per la gestione dei servizi funebri e cimiteriali, consentirebbe di poter predisporre il progetto di bilancio 2017 nell’assunto della continuità finanziaria – a prescindere dal tempo tecnico necessario per la sottoscrizione dell’atto di pegno e la predisposizione ed approvazione del progetto di bilancio stesso – rappresentando, peraltro, un elemento di grande rafforzamento del merito creditizio specie per i terzi (banche e fornitori) al fine di evitare che anche questi ultimi ritirino il sostegno alla società, soprattutto nella partecipazione alle gare”.
Ama, secondo quanto apprende l’agenzia Dire, non avrebbe alcuna intenzione di cambiare il proprio bilancio nel senso di trasformare in debiti quelli che ora sono crediti, ma per rispondere alle istanze mosse dal Collegio sindacale potrebbe limitarsi ad aggiungere una nota integrativa al progetto di bilancio ripercorrendo quanto accaduto dall’approvazione del cda ai sette mesi successivi, che di fatto ha visto Roma Capitale quasi sempre disertare l’assemblea dei soci e non approvare alcun atto di indirizzo in Giunta sul bilancio della municipalizzata dei rifiuti.