Roma Campidoglio, valzer di deleghe e rimpasto di Giunta
Danese al Sociale, Pucci ai Lavori Pubblici. Si attende l’ok del Csm per Sabella
Serviva “Mafia Capitale” per sbloccare il rimpasto di Giunta. Così, dopo i rumors che si sono inseguiti sin dal giorno del suo insediamento, il sindaco Ignazio Marino si appresta a procedere con le operazioni di sostituzione degli assessori che hanno interrotto il loro mandato. E per quelli che ancora restano, è già tempo di “bilanci” politici.
L’operazione sembra finalizzata ad aumentare gli “anticorpi” del Campidoglio in relazione all’inchiesta sul diffuso giro di malaffare che legava, a doppio filo, cooperative rosse, ambienti ed esponenti politici romani. Nonostante il “Risiko” amministrativo sembri essere completato, il Marino-bis vedrà la luce la settimana prossima, poiché si attende l'ok – da parte del Csm – al “prestito” del magistrato Alfonso Sabella alla politica romana. Per lui è stata creata una poltrona ad hoc: l'Assessorato alla Legalità, fortemente voluta da Marino per garantire, all’opinione pubblica, la trasparenza dell’operato della sua Giunta. Infatti, l'ex sostituto procuratore del pool antimafia di Gian Carlo Caselli dovrebbe occuparsi proprio di appalti.
Il rimpasto di Giunta, inoltre, prevede anche un valzer di deleghe e altre due “new entry”. Il secondo ingresso sarà quello di Francesca Danese al posto di Rita Cutini alla guida dell’assessorato alle Politiche Sociale. Alla Danese va anche la delega alla Casa già in mano a Daniele Ozzimo, dimessosi poiché indagato nell'inchiesta “Mondo di mezzo”. Maurizio Pucci, già presente nel Gabinetto del Sindaco con la responsabilità dei Grandi eventi, sarà il nuovo assessore ai Lavori Pubblici al posto di Paolo Masini, che andrà ad occuparsi di Scuola e Sport.
Per il resto, il Marino-bis vedrà ulteriori passaggi di deleghe: Alessandra Cattoi, fedelissima del sindaco-chirurgo, perde la delega alla Scuola ma manterrà le Pari Opportunità e il Coordinamento per le attività con l'Ue; la delega al Turismo dalle mani di Marta Leonori passerà a Giovanna Marinelli, già assessore alla Cultura. Infine, il vicesindaco Luigi Nieri si occuperà anche delle Periferie ma, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe perdere la delega al Patrimonio.
Intanto ieri sono arrivati in Campidoglio gli ispettori inviati dal prefetto Giuseppe Pecoraro, con il compito di verificare ulteriori infiltrazioni della Cupola di Buzzi e Carminati. La task force prefettizia – composta dal prefetto Marilisa Magno, dal viceprefetto Enza Caporale e da Massimiliano Bardani, dirigente del Ministero dell'Economia – dovrà presentare una relazione al prefetto e al Viminale entro tre mesi, da cui si capirà se ci saranno i presupposti per sciogliere il Comune di Roma per infiltrazione mafiosa.
Infatti, dall’inchiesta emergono nuovi scenari che non escludono ulteriori sviluppi. Dalle intercettazioni telefoniche degli inquirenti, infatti, emergono contatti diretti tra Carminati e Roberto Viglianti, titolare della società “Us Boreale srl”, coinvolto nella gestione dell'area del laghetto del Parco di Tor di Quinto. Viglianti ha partecipato alla costruzione di un asilo e altre strutture nel Parco, nell'ambito dei progetti “Punti Verdi Qualita'' del Comune, oggetto di altre indagini e – secondo il Ros – tra gli interessi del gruppo di Buzzi e Carminati.
Intanto il Partito Democratico scarica sul sindaco l’onere di varare la nuova giunta: "Quello che decide il sindaco va bene al Pd – dichiara il neocommissario romano del partito, Matteo Orfini – Le giunte le fa il Sindaco perchè per questo è stato eletto dai cittadini".