Roma, canile comunale di Muratella: emergenza sociale e sanitaria
Ecco il duro sfogo dei dipendenti da mesi in autogestione: “Autorità incompetenti, ci devono delle risposte”
Riceviamo e pubblichiamo dai lavoratori e lavoratrici del canile comunale di MURATELLA a Roma (al 160° giorno di autogestione produttiva): " Il 6 settembre scorso nel canile abbiamo dovuto affrontare l'ennesima emergenza sociale e sanitaria. Un uomo, un cittadino romano con chiare difficoltà economiche si è presentato in canile con il suo cane, Stella. Il cane era accompagnato dal referto di una clinica, in cui si accertavano fratture costali (coste V, VI, VII sinistre), contusione polmonare, pneumotorace, varie ferite lacere, necrosi cutanea al livello del trauma toracico, pneumoderma, tutti dovuti ad un incidente stradale: l'animale è stato copito da un automobile.
In questi casi la prassi vuole che il proprietario si rivolga a cliniche e strutture private (i cui costi sono spesso proibitivi) poiché in canile non ci sono strumentazioni adatte al tipo di intervento e monitoraggio. La ASL veterinaria, che ha potere decisionale sull'ingresso dei cani nella struttura della Muratella, vista la gravità della situazione e l'oggettiva difficoltà del proprietario nel sostenere le spese per un ricovero privato, dispone l'ingresso in canile di Stella. A questo punto l'amministrazione comunale diventa responsabile del cane. Viene subito preso in carico da noi ex lavoratori e portato a visita dai veterinari ASL presenti che confermano la diagnosi e richiedono il ricovero IMMEDIATO data l'estrema urgenza del caso.
E qui comincia il solito siparietto italiota che vede protagonista però, non un pacco postale, un mobiletto di IKEA o un pacco di funghetti magici provenienti dall'Olanda ma un animale. Un essere vivente che in quel momento si trovava in sofferenza. Ovvero aveva dolore per il trauma e necessitava di urgente ricovero. La ASL contatta il Dipartimento Ambiente per autorizzare il ricovero del cane. Ma la risposta del comune, per bocca di un funzionario è un semplice, categorico e stucchevole NO. No al ricovero urgente di un animale. Perchè no? La scusa è sempre la stessa: non ci sono i soldi. Anticipiamo subito che alla fine il cane è stato ricoverato ma consentiteci di porre qualche domanda a questa amministrazione arrivata come il vento del cambiamento e che sempre più si qualifica invece per un odore sgradevole, un odore che conosciamo purtroppo bene perchè identico alla puzza che c'era prima.
Noi che conosciamo perfettamente la situazione sappiamo però che la questione soldi non è questa. I soldi ci sono, eccome. In nome della trasparenza e della legalità (che da qualche giorno stanno dando problemi a questa amministrazione per motivi sotto gli occhi di tutti) chiediamo:
1) DOVE SONO I SOLDI DELLE CONVENZIONI MAI PAGATA DAL 1° GENNAIO A OGGI?
2) DOVE SONO I CIRCA 4 MILIONI DI EURO STANZIATI PER L'UFFICIO DIRITTI ANIMALI NEL DUP, DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DI ROMA CAPITALE E AD OGGI RISPARMIATI GRAZIE ALL'AUTOGESTIONE DEGLI EX LAVORATORI?
Due domande facili, chiare e dirette. Domande che abbiamo già posto. Ma le risposte ancora non arrivano. Ad oggi il Comune di Roma continua nella coerenza della pratica dell'abbandono e dello sfruttamento di animali e persone. Ma noi no. Non siamo figli di questa logica e non lo saremo mai. Abbiamo deciso di occuparci anche di Stella e abbiamo ricoverato il cane a nostre spese. Ma purtroppo i costi che si dovranno sostenere sono alti e per questo chiediamo il sostegno di tutti i cittadini e le cittadine che ci seguono e ci hanno sostenuto, vi chiediamo di contribuire alle spese sanitarie per Stella facendo un versamento al seguente numero IBAN: IT36K0359901899050188533549 Ass. verso la MAGROMA Banca Etica.
Questa storia, che ci auguriamo abbia un lieto fine per Stella, inchioda nuovamente questa amministrazione alle sue (non) responsabilità. E inchioda la stessa Asl che da decenni ormai non ha più soldi nemmeno per comprare farmaci comuni per cani e gatti in canile. Questa città è ancora ostaggio dei dirigenti, gli stessi di Alemanno Marino e Tronca. Gli stessi dirigenti che hanno portato al fallimento la città. Ricordiamo al Sindaco e a tutta l'amministrazione che termini come legalità, trasparenza e onestà sono concetti vuoti se non sono accompagnati dalla ricerca estenuante della Giustizia Sociale. Se un cane muore o un cittadino viene lasciato solo a se stesso senza alcun intervento delle istituzioni preposte è un fallimento per le istituzioni stesse, per i cittadini e per la città intera. La giustizia sociale, l'equità e i diritti devono essere obiettivi di una qualunque amministrazione. Invece, per ora, abbiamo visto incapacità, arroganza e pressappochismo.
Abbiamo visto il Partito dei dirigenti condizionare pesantemente tutte le scelte fatte finora. Anche sui Canili Comunali i dirigenti proseguono con scelte in continuità con Marino e Tronca. Si avvicina la data del 1° Ottobre, giorno in cui avverrà l'assegnazione del nuovo bando. Un bando che cancellerà 15 anni di storia, decine di migliaia di adozioni e ricongiungimenti, un bando che l'amministrazione aveva definito inadeguato e che ora invece con la paralisi politica diventa più che mai di attualità. Se non sarà ritirato le storie come quella di Stella saranno all'ordine del giorno.
Abbiamo chiesto partecipazione ed il silenzio è stata la vostra risposta, abbiamo chiesto equità e giustizia e ancora una volta il silenzio è stata la vostra risposta. Se questa è la vostra idea di partecipazione dal basso allora non c'è bisogno di voi in questa città. Se invece volete cambiare le cose veramente, mettete in condizione di non nuocere tutti quei residui dirigenziali che tengono sotto scacco una città intera. Liberate Roma dal ricatto del debito e restituite dignità ad una città a cui hanno tolto tutto. Investite sui servizi, sulle scuole. Ri-pubblicizzate le aziende municipalizzate, internalizzate e stabilizzate i lavoratori dei servizi esternalizzati. Difendete il patrimonio pubblico dagli attacchi di speculatori. Difendete i diritti degli animali che ogni giorno vengono maltrattati, abbandonati e umiliati. Per tutto questo Cantone non serve, serve Coraggio. Vergogna per ogni singolo minuto che fate passare restando in silenzio o chiusi nelle stanze per cercare di risolvere i VOSTRI problemi. Firmato, lavoratrici e lavoratori del canile (comunale) di Muratella".