Roma Capitale…De che?
Le primarie, di ogni ordine e grado, impazzano. Si danno tutti un bel da fare per riconquistare il Campidoglio…
Le primarie, di ogni ordine e grado, impazzano. Si danno tutti un bel da fare per riconquistare il Campidoglio. Soliti slogan e promesse a camionate. Sicurezza, viabilità, “buche”… Tutto già visto. Tutto già incompiuto. Tutto come sempre.
E allora rimane la solita Roma, quella Capitale che non riesce a rappresentare più nemmeno se stessa. La Roma delle opere incompiute e quella delle strade che fanno acqua (e buche assassine) da tutte le parti, con tanto di pattuglie della Municipale costrette a piantonarle giorno e notte in attesa di un singolo sacchetto di catrame che non arriva mai. La Roma delle periferie in mano alla droga, H24. Quella delle case popolari dove si parcheggiano utilitarie da 50.000 euro. Quella dei roghi alla diossina e della plastica alla brace dei campi nomadi. Quella dei sampietrini asfaltati e dei preventivi per finestrare il Colosseo. Quella dei giardini ridotti a discariche.
Nel frattempo, di fronte ai palazzetti del potere, quelli dei brusii dedicati alla Boschi che si toglie la giacchetta, tutto funziona alla perfezione. Schiere di vigili e polizia e carabinieri e autisti. Scolaresche in gita che aspettano di entrare. Non vola una mosca.
D'altronde, dopo i festeggiamenti inaugurati da un Renzi che vede il Paese da Champions League, non sembra ci sia di che preoccuparsi. A parte l’urgenza di richiamare l’imbianchino che ha colorato il tricolore al contrario sul suo nuovo gioiello.