Roma, capitale delle scuole in rovina
“Non è una città per bambini”, verrebbe da dire guardando le condizioni della scuola di via Val Maggia, Municipio III
‘Porta pericolante. Non aprire assolutamente’. Di che si tratta? – vi starete chiedendo. Il sequel di ‘Non aprite quella porta’? Oppure la versione rivisitata e moderna del più noto verso dantesco ‘Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate’? Non ce ne voglia il poeta fiorentino, ma in qualche modo la scritta sulla porta dell’Inferno rappresenta perfettamente la storia che stiamo per raccontare.
Siamo a Roma, in via Val Maggia, dalle parti di Conca d’Oro. Qui, a pochi passi dalla Salaria, c’è la scuola dell’infanzia Anna Magnani. Che, speriamo, non stia osservando dall'alto in che stato è ridotta la scuola che porta il suo nome. Ma soprattutto, una scuola dove quotidianamente mandiamo i nostri figli.
Ad effettuare il sopralluogo all’interno del plesso, il consigliere d’opposizione in Municipio III Francesco Filini (FdI-An) ed Emiliano Bono, esponente romano dello stesso partito. I due hanno letteralmente fotografato la situazione: da quel che si può vedere dalle foto disponibili, le porte sono pericolanti, i telai non fissati, le finestre rotte, i bagni inutilizzabili, il ‘binari’ per le tende staccati. E le istituzioni, dove sono? “Il Municipio dov’è?” – si domanda Filini. E che fine hanno fatto i buoni propositi dell’assessore Cattoi? E che posto occupa la sicurezza dei nostri figli? Che futuro può avere una società che non ha cura del più debole? E che generazione è quella che non sa lavorare per il bene di chi verrà?