Roma capitale: Storace ufficializza la sua candidatura a sindaco
“Il prossimo sindaco darà case e servizi sociali prima agli italiani più poveri; sarà il difensore di quanti si sentono discriminati”
Nel pomeriggio di domenica 31 Gennaio, al Salesianum di via della Pisana a Roma, il leader de La Destra, Francesco Storace ha tenuto un incontro pubblico per presentare la sua candidatura alle primarie del centro destra per la poltrona di sindaco di Roma. Ecco i passi salienti del suo intervento:
"Quando, nonostante il blocco del traffico, arriva nella lontana periferia di Roma, un mare di gente; quando dai sondaggi emerge il dato che il popolo del centrodestra vuole una candidatura politica per arrivare al ballottaggio e vincere le elezioni; quando appare evidente l'inconsistenza della capacità di governo dei grillini, con un modello che lo stesso Marino ha tentato di impersonificare; quando le mani sono rimaste pulite e tanti cittadini ti incoraggiano; è un dovere dare il proprio sì alla battaglia e candidarsi a sindaco di Roma.
PRIMARIE. Lo propongo anzitutto al centrodestra e poi alla città intera. Chiedo di poter svolgere elezioni primarie e da oggi partiremo con la raccolta di firme per smuovere l'unica coalizione che può battere una sinistra che deve pagare le sue scelte sballate.
SOLO SINDACO E NIENTE ALTRO. Mi candido per dedicarmi esclusivamente alla città: non se ne può più di sindaci che pensano alla politica nazionale. Se sarò sindaco, la mia vita politica si chiuderà col Campidoglio.
AL CENTRODESTRA: NOI SIAMO PRONTI. E VOI? Al centrodestra dico che non ho l'ossessione per fare il sindaco. Ma se Giorgia Meloni – a cui rivolgo l'augurio più forte e gioioso – non compete, voglio capire che cosa si ha in testa. Noi vogliamo portare il centrodestra a vincere per servire la città e sono pronto a farlo anche solo in lista per portare una ventata etica all'interno del consiglio comunale. Ma voglio sapere se la coalizione vuole la destra pulita al suo fianco o no. Io non voglio scassare nulla, neppure in un centrodestra che non ci ritiene meritevoli di dialogo. Vogliamo solo avere un motivo per votare. Se il motivo non c'è ma c'è il solito politichese; se prevale solo la solita logica di palazzo perché pensate più all'italicum che a Roma, che veniamo a fare ai seggi? Non è più il 2010 delle regionali: all’epoca si vinceva persino senza la lista Pdl. Oggi serve anche la nostra lista. Siamo qui perché se tutto è ancora fermo ai tatticismi, noi abbiamo il dovere di osare.
CON MARINO FALLITO MITO SINDACO PROTOGRILLINO. Con Ignazio Marino è fallito il mito del sindaco protogrillino che fu scelto dal Pd. A Roma serve semplicemente una persona seria, che abbia voglia di verità e senso di giustizia sociale.
BASTA COMMISTIONI POLITICA, APPALTI E FINANZIATORI. Col prossimo sindaco né Buzzi né quelli come lui che finanziano la politica avranno da festeggiarne l'elezione. Il prossimo sindaco adotterà una norma tagliamani che recida il legame fra gli appalti, la politica e i finanziatori: chi mette i soldi per le campagne elettorali non potrà poi aggiudicarsi lavori pubblici. Così come darà massima trasparenza alla scelta dei membri delle commissioni di gara sugli appalti e nominerà amministratori unici in ogni azienda o ente di competenza.
NIENTE CARTA DI CREDITO E NIENTE VIAGGI; BASTA ABUSIVISMI. Il prossimo sindaco non avrà bisogno della carta di credito e non girerà per ristoranti ma in periferia, nelle case popolari, in mezzo alla gente. Non andrà in giro per il mondo, ma starà a Roma, a “contare” e riparare le buche della città. Si occuperà di ripulirla dall'abusivismo che la infesta, commerciale, edilizio, di qualunque tipo. Rilancerà l’offerta culturale con la creazione della Borsa della Moda.
CHIUDERE VERTENZA VIGILI E DIPENDENTI; AL SINDACO DELEGA A SICUREZZA. Il prossimo sindaco farà pace con vigili e dipendenti comunali per riconciliare il Comune con i cittadini. Assumerà direttamente la delega alla sicurezza: Roma non dovrà più essere terra di conquista per i reati da commettere dalla delinquenza nostrana e da quella di mezzo mondo che invade la città.
PRIMA GLI ITALIANI PER I SERVIZI SOCIALI, DIFESA DALLE DISCRIMINAZIONI MA RISPETTO DELLA CULTURA. Il prossimo sindaco darà case e servizi sociali prima agli italiani più poveri; sarà il difensore di quanti si sentono discriminati, garantirà diritti alle persone di qualunque condizione, ma pretenderà che non si sovverta la nostra cultura.
PACIFICAZIONE POLITICA E BASTA CON IL PASSATO. Il prossimo sindaco lancerà iniziative di pacificazione politica alla città e dovrà avere l'etica come riferimento personale: in discontinuità con le precedenti amministrazioni dovrà garantire che non si parli più del passato ma del futuro
ROMA CITTÀ REGIONE, SINDACO DIFENSORE DELLA CITTÀ, NIENTE PARLAMENTARI IN GIUNTA. Il prossimo sindaco dovrà portare la Capitale a trasformarsi in città regione, dotata di poteri legislativi, popolo sovrano. Il prossimo sindaco non dovrà temere alcun potere dello Stato nella difesa degli interessi della città. Il prossimo sindaco non avrà bisogno di parlamentari in giunta. Chi vorrà proporsi come assessore per aiutare Roma lascerà l'incarico nazionale Il prossimo sindaco non si candiderà in altre competizioni elettorali al termine del mandato: solo Roma.
PROGRAMMA DA SCRIVERE CON I CITTADINI. Nelle prossime settimane, siamo pronti ad iniziare un confronto con i cittadini, i comitati di quartiere, le associazioni di categoria, i sindacati per scrivere insieme il programma. Un programma che deve esser fatto di cose concrete e che, soprattutto, non richieda il consenso dei prossimi 10 Sindaci per essere realizzato.