Roma, Catturato Big Boss della mafia cinese
Abitava a Roma, in viale Marconi, in un condominio elegante. Gli imprenditori che l’incontravano uno ad uno sfilavano dinanzi a Nahizhong Zhang inchinandosi
Erano riusciti a mettere su un'organizzazione criminale di portata europea con testa e direzione operativa a Prato. Con un obiettivo, la conquista del monopolio nel settore della logistica, dei trasporti, nella comunita' cinese, e il ricorso alle intimidazioni e alla violenza con le quali via, via venivano acquistate le aziende concorrenti. Alla stessa maniera della mafie tradizionali italiane ai loro albori. Ma le loro ambizioni sono finite all'alba con l'esecuzione di 33 mandati di custodia cautelare a carico di altrettanti orientali.
L'operazione "China Truck" della Procura distrettuale antimafia di Firenze, soprattutto, ha portato alla cattura di Nahizhong Zhang detto 'l'uomo nero', il numero uno. Abita a Roma, in un condominio elegante, ma ha i propri interessi economici prevalentemente a Prato, incluse due aziende di trasporto mediante le quali era stato in grado di annichilire le imprese concorrenti.
"In alcune intercettazioni ambientali emerge che Zhang si definisce il capo della mafia- fa sapere, nel corso di una conferenza stampa al palazzo di Giustizia di Firenze il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo- la parola 'mafia' è stata certificata da numerosi interpreti. È saltato fuori anche che aveva una disponibilità economica di moltissimi milioni di euro". Si parla di centinaia di milioni.
Insomma, è stato preso uno "zio Paperone" della criminalità talmente forte da essere chiamato in causa dagli imprenditori locali cinesi per ottenere una mediazione o un intervento risolutore sull'uso dei money transfer oppure per dirimere questioni come l'affitto del proprio capannone. Un aneddoto è paradigmatico secondo gli investigatori. Proprio ieri la Polizia di Stato ha seguito gli spostamenti di Zhang, a Prato. Non è stato facile, perché per ben otto volte ha cambiato auto per il timore e l'ossessione di essere pedinato o seguito.
Ma la cosa più significativa è emersa all'arrivo in un ristorante. Ha incontrato vari imprenditori, i quali uno ad uno sono sfilati dinanzi a Zhang inchinandosi. Non cambia di molto la direzione delle indagini, ma testimonia due cose ad avviso di Francesco Nannucci, capo della squadra mobile di Prato. "Ci racconta l'importanza di questa persona e il peso di questa organizzazione in città- sostiene- inoltre, essere forti a Prato significa essere forti in tutta Europa".
Le ramificazioni dell'organizzazione arrivano in Francia, in Spagna ma anche nell'Est Europa. Addirittura, le indagini hanno portato anche a Parigi, dove Zhang ha incontrato tutti i criminali cinesi di Francia per imporre una pacificazione. Una pax che a Prato, per agevolare gli affari e non richiamare troppo l'attenzione delle inchieste, venne gia' imposta nel 2010 dopo un duplice omicidio consumato in pieno pomeriggio. (Ag. Dire)