Roma Centocelle, parte la bonifica del Comune degli autodemolitori lungo Via Palmiro Togliatti
Il Campidoglio sta demolendo addebitando i 150.000 euro dell’intervento agli autodemolitori che non hanno ottemperato agli obblighi
Dopo decenni di abbandono e degrado, Roma compie un passo storico nel recupero di una delle aree urbane più problematiche della città: la zona occupata dagli autodemolitori lungo via Palmiro Togliatti, tristemente nota come “la stecca”.
Il degrado degli sfasci lungo la “Stecca” di Via Palmiro Togliatti
Questa lunga striscia di terra, per anni in balia di attività irregolari e cumuli di rifiuti, è al centro di un’operazione massiccia di bonifica voluta dal Campidoglio, che promette di restituire alla città un’area verde strategica per il futuro Parco di Centocelle.
L’intervento del Comune, che ha visto l’impiego di squadre di Ama armate di sega circolare per forzare i lucchetti delle aree occupate illegalmente, ha segnato l’inizio di una lunga operazione di pulizia che durerà circa 20 giorni. Su un totale di 20 ettari, sono già stati identificati 14 siti da cui si prevede di rimuovere almeno 200 tonnellate di rifiuti accumulati, tra cui rottami di veicoli e residui dell’incendio che ha devastato parte della zona nel 2022. All’indomani di quell’incendio, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, aveva firmato un’ordinanza che obbligava i proprietari dei terreni a farsi carico della bonifica. Ma in due anni non è stato fatto nulla, costringendo l’amministrazione a procedere “in danno”, addebitando i 150.000 euro dell’intervento ai titolari delle attività che non hanno ottemperato agli obblighi.
La fine degli autodemolitori sulla Palmiro-Togliatti
Le parole dell’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, non lasciano spazio a dubbi: gli autodemolitori privi di autorizzazione non saranno ricollocati. “L’ultima autorizzazione risale al 2018, quindi siamo di fronte a una situazione di illegalità”, ha spiegato Alfonsi, chiarendo che il Comune ha provato a trovare una soluzione alternativa proponendo una nuova area a La Barbuta, progetto poi bocciato dal Ministero della Cultura. La chiusura definitiva degli autodemolitori rappresenta, quindi, una scelta inevitabile, volta a ripristinare la legalità e favorire il progetto di riqualificazione dell’area.
Un progetto di rinascita urbana: il Parco di Centocelle
L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro: trasformare “la stecca” in un grande parco pubblico. Con un investimento di 10 milioni di euro, il futuro Parco di Centocelle, che si estenderà su quasi 20 ettari, rappresenterà una svolta decisiva per il quadrante est della città, da tempo sofferente per la mancanza di spazi verdi e la presenza di aree degradate. Il progetto prevede, tra le altre cose, la riforestazione dell’area e la demolizione del lungo muro che per anni ha impedito ai cittadini di accedere a questi spazi. Inoltre, il Comune è già in trattativa con Ater per l’acquisto di alcune porzioni di terreno e con Cassa depositi e prestiti per l’integrazione di ulteriori spazi al progetto complessivo.
Proteste e opposizioni: la voce dei contrari
Nonostante la portata storica dell’intervento, la bonifica non è stata esente da polemiche. Durante le operazioni, un gruppo di manifestanti si è radunato per protestare contro lo sgombero, esprimendo la propria contrarietà alla rimozione degli autodemolitori. La linea del sindaco Gualtieri è stata ferma: “Ogni volta ci sono persone contrarie perché hanno interessi diversi, ma in questo caso c’è una palese inadempienza rispetto all’ordinanza”, ha dichiarato. Le tensioni giuridiche, tipiche delle situazioni complesse che caratterizzano molte aree di Roma, non impediranno al Comune di portare a termine il piano di riqualificazione.
Un simbolo di riscatto urbano
L’operazione lungo via Palmiro Togliatti non è solo una delle tante bonifiche delle discariche abusive che affliggono Roma, ma rappresenta un segnale chiaro: il Campidoglio vuole riprendere il controllo del territorio e restituirlo ai cittadini. La bonifica di questa porzione di città, da tempo sinonimo di degrado, è il primo passo verso la costruzione di una Roma più vivibile, sostenibile e attenta al rispetto del decoro urbano.