Roma. Che fine hanno fatto gli sfollati del Camping River
Molti di loro si sono recati all’estero, mentre per chi ha scelto le strutture di accoglienza si avvicina la scadenza del 23 ottobre
A distanza di quasi tre dallo sgombero del Camping River, la maggior parte delle famiglie di etnia romena che popolavano il campo, stando alle informazioni in possesso dell’Associazione 21 luglio, si sono recate all’estero. Una sessantina di ex residenti della struttura a nord della Capitale, invece, si trova ora in strutture di accoglienza. Per loro il periodo di accoglienza scadrà il 23 ottobre, con il rischio che da quel momento in poi, qualora non trovino nuove sistemazioni, potrebbero riversarsi in strada.
Diciannove persone avevano scelto il rimpatrio assistito. Un nucleo familiare composto da quattro persone, a quanto pare, avrebbe deciso di tornare a Roma. Allarmante il dato sulla scolarizzazione: secondo l’Associazione 21 luglio, nessuno dei bambini provenienti dal Camping River risulterebbe iscritto a scuola.