Roma, città bloccata (dalla maggioranza)
Domani non si terrà il Consiglio comunale. Motivo? Le Commissioni non emettono i pareri nei tempi giusti
Faremo, risolveremo, delibereremo, governeremo. Quando, non si sa. Per questo usiamo il futuro. Anche se il futuro semplice non basta, perché qualcuno, ingenuamente, potrebbe pensare che già domani chi-di-dovere si metta all’opera per capire quali sono i problemi di Roma e iniziare a cercare qualche soluzione, senza la pretesa – per carità – che questi vengano pure risolti.
Domani, infatti, non si terrà la seduta del Consiglio Comunale. “La città è bloccata perché le Commissioni, presiedute quasi tutte da consiglieri di maggioranza, non emettono in tempo i pareri sulle proposte” – spiegano i 4 consiglieri a 5 Stelle Frongia, De Vito, Stefàno e Raggi, secondo cui “questa è la giustificazione che il presidente dell'Aula (Mirko Coratti, ndr) utilizza per impedire anche alle opposizioni di portare all'attenzione dell'Aula le loro attività. Ricordiamo che il Regolamento dell'Aula – continuano – prevede che nel caso di mancata emissione dei pareri, le proposte possono comunque essere discusse e votate dall'Assemblea. Nessun impedimento, quindi”.
E infatti, “le opposizioni producono eccome! – prosegue ancora il gruppo consigliare capitolino M5S – Si tratta, per lo più, di mozioni ossia atti di impegno, proposti dai Consiglieri e votati dall'Aula, attraverso i quali si chiede che il sindaco e la Giunta si impegnino ad intraprendere determinate azioni. Il M5S peraltro, oltre alle mozioni produce anche proposte di deliberazione che, tuttavia, stentano ad essere discusse in Aula”.
Ora, “che la maggioranza non sia in grado di fare la maggioranza è chiaro – proseguono e concludono – ma che questo impedisca anche alle opposizioni di svolgere il loro ruolo, è davvero assurdo! Siamo quindi alla dittatura della maggioranza”.