Roma come Barcellona, Il Campidoglio presenta il Piano dei Mercati
Il Campidoglio punta ad una rivitalizzazione dei 70 mercati rionali romani. “Il nostro obiettivo è trasformarli in piazze e luoghi di aggregazione”
Quattro milioni per far rinascere 15 mercati rionali. Con l’obiettivo di trasformarne alcuni in luoghi come la Boqueria di Barcellona, aree dove fare la spesa ma anche dove sedersi a mangiare uno spuntino. Questo il piano del Comune di Roma presentato questa mattina dal sindaco Virginia Raggi e dall’assessore al Commercio Adriano Meloni.
Il Campidoglio, dunque, punta ad una rivitalizzazione dei 70 mercati rionali romani, 32 coperti e 38 all’aperto. “Il nostro obiettivo è trasformarli in piazze e luoghi di aggregazione– ha spiegato Raggi- per riuscirci abbiamo concluso un lavoro di mappatura e un piano di riqualificazione. A Roma abbiamo una settantina di mercati ma molto spazi sono vuoti perché probabilmente le politiche del passato non li hanno valorizzati.
Noi immaginiamo l’apertura al loro interno di sportelli informativi, box non solo di vendita ma anche di somministrazione di cibi e bevande, e aperture di spazi per bambini, dove i piccoli possono giocare mentre i genitori fanno la spesa”. “In questo modo- ha concluso il sindaco- vogliamo invertire la tendenza di abbandono e mancanza di programmazione, frutto del disinteresse totale che c’è stato per questi luoghi. Per ogni mercato sono state individuate soluzioni che saranno personalizzate per ciascun mercato, gli obiettivi devono soddisfare da un lato l’interesse dei cittadini e dall’altro quello degli operatori che ci lavorano”.
Per ora il Comune mette sul piatto 4 milioni per rendere 15 strutture più moderne ed efficienti: si tratta dei mercati di Monti, Prati, Campo Marzio, Montesacro, Tor Pignattara, Metronio, Portonaccio II, Casal Bernocchi, Palosco, Belsito, Primavalle I, La Rustica, Piscine, Quarto Miglio e Tor Sapienza. Gli investimenti arrivano dopo la realizzazione di una mappatura di tutti i mercati con la quale sono state evidenziate le criticità e tutti i punti di forza delle varie strutture.
Ogni mercato ha ora la sua scheda con le specifiche proposte di rilancio con alcune linee guida: messa a norma, possibile modificare degli orari, verifica dell’offerta merceologica e ottimizzazione dei parcheggi. “Il nostro metodo- ha concluso Meloni- è stato condiviso con le associazioni che diventano i soggetti attivi di rilancio. I mercati sono un patrimonio enorme che però sconta anni di politiche frammentate”.