Roma, comprano auto con assegni falsi e le rivendono in Romania
Le auto venivano comprate con assegni falsi, spedite in Romania e nuovamente rivendute: 5 arresti per truffa e riciclaggio
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di San Giovanni hanno condotto un’indagine che ha portato all’arresto 5 persone per riciclaggio e truffa.
Le indagini
Tutto è partito da una denuncia di un cittadino che ha venduto la sua auto su un sito online e poi si è vista accreditare un assegno di 11.000 euro falso.
L'uomo era stato contattato da un sedicente acquirente interessato alla sua auto e, dopo un trattativa, l'affare era stato chiuso. Per quanto riguarda lo scambio di documenti, il venditore era stato convocato di venerdì in una sede di pratiche auto ai Parioli: nulla faceva presagire l'imminente truffa.
La truffa
Tramite dei documenti falsi redatti a nome degli ignari venditori, le macchine venivano vendute e successivamente fatte sparire dalla circolazione.
La destinazione ultima era la Romania, dove le auto venivano nuovamente immatricolate e rivendute a nuovi proprietari.
Impossibile rintracciare il compratore disonesto: tutti i venditori ricevavano l'assegna falso di venerdì, in modo da non aver modo di incassarlo fino a lunedì. I truffatori si servivano quindi dei giorni di weekend per far perdere le loro tracce.
In tutto ci sono stati 5 arresti: 3 italiani (30, 50 e 52 anni), un cittadino romeno di 37 anni e un cittadino italiano di etnia rom di 27 anni.
Solo nei giorni precedenti agli arresti, sono state vendute moltissime auto per un totale di circa 58.000 euro: un bel giro d’affari per questi truffatori.
Tramite localizzazione GPS, la posizione delle auto è stata individuata in Romania: la Polizia Romena, in collaborazione con la Polizia Italiana, ha potuto quindi sequestrare le auto che sono poi state riconsegnate ai legittimi proprietari.
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