Roma, Comune vieta i tavolini all’esterno per il Crazy Pizza di Briatore: “in Italia non si può lavorare”
La richiesta dell’imprenditore è dovuta passare per il Tar, dove è stata rigettata perché ritenuta “improcedibile”
Cattive notizie dalla Capitale per il ristorante Crazy Pizza di Flavio Briatore. Il Campidoglio non ha rinnovato il permesso dei tavolini esterni per il locale più in vista di Via Veneto, nel centro di Roma.
La situazione in Via Veneto
La risposta dell’imprenditore non si è fatta attendere: “In Italia è così, non si può lavorare. Anche se devo dire che, a differenza di Roma, a Milano non hanno fatto alcun problema per prorogarci l’occupazione del suolo pubblico con tavoli e sedie, abbiamo due terrazze”.
“Abbiamo dato una grande mano a via Veneto – ha continuato l’imprenditore – ora aprirà Nobu, il ristorante giapponese di Robert De Niro. Se poi cominciamo a dire che i tavoli danno fastidio… comunque ora vedremo”.
Secondo quanto riportato dallo stesso Briatore, il permesso del dehors sarà concesso solo fino al prossimo giugno, in quanto la richiesta eseguita dalla società per poter ottenere una proroga è stata prontamente bocciata a causa della posizione dei tavolini, sul marciapiede, che avrebbero intralciato i pedoni.
Il famoso imprenditore ha fatto ricorso al Tar, che lo ha rigettato dichiarandolo “improcedibile“, condannando però il Comune al pagamento delle spese di lite, pari a 1.000 euro.
La risposta dell’assessore Onorato
Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport di Roma Capitale, in seguito alla dichiarazione di Briatore ha dichiarato: “Il rilancio di via Veneto passa attraverso il ritorno del turismo, l’apertura di nuovi locali e dei nuovi alberghi 5 stelle lusso. Abbiamo riportato sfilate, mostre e grandi eventi che saranno la normalità per la strada che è stata e tornerà la via della Dolce Vita. Riguardo alla vicenda del Crazy Pizza, nel rispetto delle norme e del codice della strada, con la collaborazione del I Municipio e grazie all’impegno della presidente Bonaccorsi, verrà trovata la soluzione più giusta. È inimmaginabile che via Veneto ritorni ai fasti del cinema, della moda e cultura degli anni d’oro senza il rilancio dei bar e dei locali sulla via”.