Prima pagina » Cronaca » Roma, con il Giubileo arriva anche l’influenza? Cosa c’è da sapere

Roma, con il Giubileo arriva anche l’influenza? Cosa c’è da sapere

Secondo l’ISS, i contagi da influenza potrebbero aumentare nelle prossime settimane, con picchi nella seconda metà di gennaio e in primavera

Malato a letto con sindrome influenzale

Malato a letto con influenza

Oltre 280mila cittadini del Lazio, pari a poco più dell’11% della popolazione, hanno usufruito di un consulto medico a causa di sindromi simil-influenzali fino all’ultima settimana di dicembre. A soffrirne maggiormente sono stati i bambini fino ai quattro anni, con un’incidenza del 26%. Secondo il rapporto Respirvirnet dell’Istituto Superiore di Sanità, i numeri potrebbero aumentare ulteriormente nelle prossime settimane, con un picco di contagi previsto nella seconda metà di gennaio.

Influenza e virus respiratori, possibili picchi in primavera

Ma c’è un altro fattore che potrebbe contribuire alla diffusione dei virus nei mesi a venire: il Giubileo 2025 e i grandi eventi che, già da quest’anno, porteranno a Roma milioni di pellegrini da tutto il mondo. Un fenomeno che potrebbe favorire rialzi improvvisi del numero dei contagi, soprattutto in primavera.

L’epidemiologo Massimo Ciccozzi, docente al Campus Bio-Medico di Roma, spiega che quest’anno le sindromi simil-influenzali hanno avuto un andamento più lento rispetto all’anno scorso, ma ciò non significa che il rischio sia diminuito. Anzi, con l’arrivo della primavera e l’afflusso di grandi masse di persone nella capitale, il rischio di diffusione dei virus respiratori potrebbe crescere.

“È verosimile pensare che ci saranno rialzi improvvisi dei contagi, soprattutto nel periodo primaverile, in concomitanza con i grandi appuntamenti giubilari. Non si tratterà solo di influenza, ma anche di altri virus respiratori come il virus sinciziale, i rinovirus e il Covid”, ha dichiarato Ciccozzi. La particolarità di questo scenario ha spinto l’esperto a coniare un nuovo termine, infatti “possiamo chiamarla ‘Influenza Giubileo’, perché sarà causata proprio dalla presenza contemporanea di milioni di persone nella stessa città e dai virus che ognuno porterà con sé”.

“Influenza Giubileo”, i sintomi

Le sindromi simil-influenzali si manifestano con sintomi che spesso portano a confusione tra i diversi virus: febbre alta, mal di testa persistente, raffreddore e tosse sono tra i più diffusi. Tuttavia, senza una visita medica o un tampone, molte persone tendono a classificare erroneamente questi sintomi come una semplice influenza stagionale.

Secondo Ciccozzi, è fondamentale evitare automedicazione impropria, in particolare con l’uso di antibiotici: “L’antibiotico non deve essere preso se non prescritto dal medico. Inoltre, se la febbre è solo a 37,5°C, non ha senso assumere antipiretici. Bisogna seguire semplici regole di buon senso: idratarsi, fare lavaggi nasali e mantenere uno stile di vita sano”.

Lazio, quali sono i virus più ricorrenti

Secondo i dati del rapporto Respirvirnet, il Lazio è tra le regioni con il maggior numero di casi di sindromi simil-influenzali, insieme a Campania, Liguria e Toscana. L’incidenza è stata di circa 11,39 casi ogni mille assistiti, con il picco registrato a fine dicembre.

I virus che stanno circolando di più sono:

  • Influenza di tipo A (la più comune quest’anno);
  • Rinovirus (responsabili del raffreddore);
  • Virus respiratorio sinciziale (che colpisce prevalentemente i bambini);
  • Adenovirus (che causano congiuntiviti, gastroenteriti e, in alcuni casi, polmoniti);
  • SARS-CoV-2 (Covid-19).

Un dato significativo riguarda il fenomeno delle co-infezioni: nel 36% dei casi, si tratta di infezioni da più virus contemporaneamente, che rendono più complessa la diagnosi e il trattamento.

Con l’arrivo dei grandi eventi giubilari, Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini da ogni parte del mondo. Questo massiccio afflusso di persone potrebbe favorire la diffusione dei virus respiratori, soprattutto tra coloro che arriveranno in città per partecipare alle celebrazioni.

Le autorità sanitarie stanno già lavorando per definire le misure di prevenzione. Tra queste, si parla di:

  • Campagne di sensibilizzazione sull’importanza della vaccinazione contro l’influenza;
  • Monitoraggio delle sindromi respiratorie tramite le reti sanitarie locali;
  • Promozione di comportamenti responsabili, come l’uso della mascherina in luoghi affollati e il rispetto delle norme igieniche.

“Non bisogna allarmarsi – rassicura Ciccozzi – Le infezioni sono conosciute e possono essere trattate. L’importante è usare il buon senso e, se i sintomi persistono, rivolgersi al medico”.