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Roma, continua la protesta contro gli affitti brevi

“Salvaguardiamo il diritto alla casa dalla speculazione”: e al posto degli smart lock spuntano cappelli di Robin Hood

roma turismo-fonte web-Romait.it

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In una delle aree più iconiche e apprezzate dai turisti a Roma, via San Teodoro, proprio accanto al Circo Massimo, è apparso un gesto di protesta carico di simbolismo: al posto degli “smart lock” utilizzati per facilitare il check-in a distanza negli appartamenti affittati brevemente ai turisti, è stato affisso un cappello verde con una piuma, evocando la figura di Robin Hood, il leggendario difensore dei più deboli. Accanto, un volantino esorta alla ribellione contro quello che viene definito “il Giubileo dei ricchi”, un riferimento al crescente malcontento verso la trasformazione del centro storico di Roma in un’area sempre più inaccessibile ai residenti, svenduta al turismo di massa e alle speculazioni immobiliari.

Affitti, “Sabotiamo il Giubileo dei ricchi”

Il volantino affisso nel cuore di Roma non lascia spazio a dubbi: l’intenzione di chi ha compiuto questo atto simbolico è chiara. “Aiutateci, sabotiamo il Giubileo dei ricchi. Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto alla casa” si legge nel testo, che si chiude con l’appello a costruire un “Giubileo dei poveri”. L’azione di sabotaggio degli smart lock, strumenti che facilitano l’ingresso negli appartamenti affittati a breve termine tramite piattaforme digitali, si inserisce in un contesto di tensioni crescenti tra i residenti e le forze economiche che stanno ridisegnando la mappa sociale della città.

Questa iniziativa è solo l’ultima di una serie di proteste che denunciano la crescente difficoltà per i cittadini romani, soprattutto nelle zone centrali, di trovare soluzioni abitative sostenibili. Il fenomeno degli affitti brevi, reso ancor più pervasivo dalla mancanza di una regolamentazione chiara e restrittiva, ha fatto lievitare i costi degli affitti a lungo termine, spingendo molte famiglie a lasciare il centro storico per cercare alloggi più accessibili in zone periferiche o semi-periferiche. Anche quartieri tradizionalmente meno turistici, come quelli del Municipio VII, stanno iniziando a subire gli effetti di questo trend.

Nel volantino affisso da Robin Hood, si denuncia una “crescita esponenziale” dei prezzi degli affitti, che negli ultimi anni sono aumentati di decine di punti percentuali, mentre gli stipendi dei residenti rimangono stagnanti. Questo squilibrio sta portando a una trasformazione radicale del tessuto sociale cittadino, dove il turismo mordi e fuggi – alimentato dalla facilità di accesso a case vacanza e alloggi brevi – sta divorando gli spazi residenziali, rendendo Roma una città sempre più inaccessibile per chi la vive quotidianamente.

Lunedì sit-in contro le speculazioni per iperturismo

L’aumento degli affitti non riguarda più solo il centro storico, ma si sta espandendo in zone fino a poco tempo fa considerate al riparo dal turismo di massa. Questo fenomeno ha trasformato intere aree in una sorta di “luna park” per i visitatori, con una proliferazione di attività commerciali destinate principalmente ai turisti: negozi di souvenir, minimarket, gelaterie e pizzerie al taglio. I residenti, sempre più relegati ai margini, vedono sparire i servizi essenziali e i negozi di vicinato, e denunciano la perdita di identità dei quartieri in cui hanno vissuto per generazioni.

A fronte di questa situazione, i residenti stanno alzando la voce. Il prossimo lunedì 28 ottobre, a Campo de’ Fiori, uno dei luoghi simbolo del centro di Roma, si terrà un sit-in di protesta contro l’iperturismo e la speculazione immobiliare. Questo evento sarà il primo di una serie di incontri pubblici volti a sensibilizzare l’opinione pubblica e a richiamare l’attenzione delle istituzioni su una questione sempre più pressante: la necessità di un patto sociale che ponga un limite alla trasformazione di Roma in una città a misura esclusiva di turisti e speculatori.

Al centro delle richieste dei manifestanti c’è l’introduzione di normative più stringenti sugli affitti brevi, simili a quelle già adottate in altre città europee come Barcellona o Parigi, dove sono stati stabiliti limiti per il numero di giorni in cui un immobile può essere affittato a breve termine. Il volantino affisso a San Teodoro sottolinea anche il ruolo del sindaco Roberto Gualtieri, accusato di non aver fatto abbastanza per proteggere i residenti più fragili. “Il sindaco dovrebbe garantire un patto sociale per il Giubileo”, si legge, “che determini una soglia massima per gli immobili adibiti agli affitti brevi in città”.