Prima pagina » Cronaca » Roma contro il sovraffollamento dei turisti. Onorato: “Fontana di Trevi su prenotazione”

Roma contro il sovraffollamento dei turisti. Onorato: “Fontana di Trevi su prenotazione”

Il Giubileo del 2025 rappresenterà il test decisivo per Roma nella gestione dell’iperturismo, superando il record di 50 milioni di presenze annuali

Fontana di Trevi

Fontana di Trevi

Roma è da sempre una delle mete turistiche più ambite al mondo. Ma l’incombente Giubileo del 2025 sta riportando in auge una questione che, già da tempo, preoccupa non solo le istituzioni ma anche i cittadini: l’iperturismo. Un fenomeno che, se non gestito, rischia di compromettere l’equilibrio fragile tra la tutela del patrimonio artistico e la qualità della vita dei romani.

Un esempio internazionale contro l’iperturismo

Le recenti immagini di Barcellona, con i residenti che armati di pistole ad acqua cercano di allontanare i turisti gridando “Andate via”, o la Grecia che ipotizza il contingentamento degli approdi nelle isole più colpite dai crocieristi, sono solo esempi delle reazioni estreme che alcune città europee stanno mettendo in campo per fronteggiare un flusso di visitatori diventato insostenibile. Anche a Roma, l’ipotesi di misure restrittive si fa sempre più concreta. Alessandro Onorato, assessore al Turismo e ai Grandi Eventi del Comune di Roma, intervistato dal Corriere della Sera, ha sottolineato la necessità di adottare soluzioni preventive per proteggere i monumenti e preservare l’identità culturale della città.

Tra le proposte più discusse c’è quella di introdurre un sistema di accesso contingentato alla Fontana di Trevi, uno dei simboli della Capitale più amati dai turisti, ma anche uno dei luoghi più esposti al degrado. L’idea di Onorato è di implementare una prenotazione gratuita per i residenti e a pagamento per i turisti, che, pagando un euro simbolico, potrebbero visitare il monumento in modo ordinato e con un limite di tempo. Questo, secondo l’assessore, potrebbe ridurre il fenomeno dei bivacchi e dell’abuso degli spazi pubblici da parte dei visitatori, che troppo spesso consumano cibo e bevande nei pressi di luoghi che meritano un ben diverso rispetto.

Il boom delle strutture extralberghiere

Oltre ai flussi di persone che si riversano nelle piazze e nei siti monumentali, un altro fronte caldo per il Campidoglio riguarda la crescita esponenziale delle strutture extralberghiere. Dal 2018, le autorizzazioni per b&b, case vacanze e altre forme di alloggio alternativo sono passate da 17mila a oltre 30mila. Un fenomeno che, se da un lato ha contribuito ad ampliare l’offerta ricettiva, dall’altro ha creato seri problemi di sostenibilità urbana.

L’introduzione del Codice identificativo nazionale (Cin) per gli affitti brevi, in vigore dal 1° settembre 2023, sebbene rappresenti un primo passo per regolamentare il settore, non sembra soddisfare pienamente le aspettative dell’amministrazione comunale. Onorato ha espresso il suo scetticismo rispetto alla reale efficacia del provvedimento, sottolineando come il Cin sia un codice gestito dalle Regioni, con criteri meno stringenti rispetto a quelli comunali. Questo potrebbe tradursi in una proliferazione di strutture che, pur essendo in possesso del codice, non rispondono agli standard di agibilità previsti da Roma, esponendo i turisti a soggiorni in ambienti non adeguati e danneggiando l’immagine della città.

Ma il problema non si limita alla qualità degli alloggi. L’esplosione di strutture turistiche ha infatti provocato un progressivo svuotamento del centro storico, dove i residenti sono ormai diventati una rarità. Con l’aumento dei turisti, i negozi di vicinato e le botteghe artigiane stanno progressivamente scomparendo, sostituiti da attività commerciali orientate esclusivamente al consumo turistico.

La richiesta di maggiori poteri alle amministrazioni locali

Per far fronte a questa situazione, Onorato ha chiesto al governo maggiori margini di manovra per le amministrazioni locali. La proposta dell’assessore è chiara: limitare l’apertura di nuove strutture extralberghiere, almeno temporaneamente, nelle zone del centro storico, patrimonio dell’Unesco. Una moratoria di due o tre anni consentirebbe di preservare il tessuto sociale ed economico dei quartieri centrali, tutelando allo stesso tempo il diritto alla residenzialità e la qualità del commercio.

Al momento, però, le mani del Comune sono legate. Mentre è possibile imporre limitazioni al numero di ristoranti o attività commerciali come friggitorie, non esistono strumenti giuridici che permettano di bloccare l’apertura di nuove case vacanze. Di fronte a questa impasse, la battaglia dell’assessore si sposta su un piano nazionale, nella speranza di ottenere una legislazione più favorevole alla gestione del territorio.

I controlli contro l’abusivismo e un turismo più sostenibile

In attesa di una riforma normativa, il Comune ha comunque intensificato i controlli per contrastare le strutture abusive. Negli ultimi due anni sono stati effettuati oltre 10mila accertamenti, più di quanti ne siano stati compiuti nell’intero decennio precedente. Solo negli ultimi giorni, un blitz in via Caterina da Siena ha portato alla sospensione della licenza per il titolare del Pantheon Inn, un presunto albergo a tre stelle che in realtà operava come un insieme di cinque b&b.

Parallelamente, il Campidoglio sta lavorando per attrarre un turismo di qualità superiore. L’assessore Onorato ha evidenziato come Roma stia investendo per incrementare l’offerta di alloggi di lusso, con l’obiettivo di attirare visitatori con una capacità di spesa elevata. Secondo Onorato, entro i prossimi tre anni, la città avrà un incremento del 30% di posti letto in hotel a cinque stelle. Questo non solo garantirà un impatto economico maggiore, ma contribuirà anche alla riqualificazione di interi quartieri.

Il Giubileo 2025: un banco di prova

Il Giubileo del 2025 rappresenterà il test decisivo per Roma nella gestione dell’iperturismo. I dati del 2023 parlano chiaro: da gennaio a luglio, la città ha registrato un incremento del 6,76% negli arrivi rispetto all’anno precedente, superando il record storico di 50 milioni di presenze annuali. Il dato più sorprendente, però, è la permanenza media dei turisti, salita a quattro giorni. Un traguardo mai raggiunto prima, che testimonia la crescente attrattività della città.