Roma contro le truffe agli anziani: parte “Stavolta non ci casco”
Il ciclo di incontri, dedicato agli over 65, vuole offrire strumenti di prevenzione e difesa, ma anche supporto psicologico e sociale
Si chiama “Stavolta non ci casco” il nuovo progetto di prevenzione e sensibilizzazione rivolto agli over 65, pensato per proteggere gli anziani dalle sempre più frequenti truffe ai loro danni. L’iniziativa, presentata presso il teatro parrocchiale di San Bonaventura da Bagnoregio, è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, le ACLI di Roma e il Circolo ACLI San Bonaventura APS, con il supporto della Polizia di Stato e il finanziamento del Ministero dell’Interno.
Il progetto mira a fornire agli anziani gli strumenti di prevenzione e difesa, ma anche a creare una rete di supporto psicologico e sociale, offrendo loro occasioni di incontro e socializzazione. Si tratta di un approccio innovativo e completo, che va oltre la semplice informazione.
All’evento di presentazione hanno partecipato esponenti di spicco delle istituzioni, della società civile e del mondo associativo:
- Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale;
- Lidia Borzì, Presidente ACLI Roma APS;
- Elisabetta Accardo, Commissario Capo della Polizia di Stato;
- Francesco Laddaga, Presidente del Municipio Roma VII;
- Francesco Pappalardo, Segretario FAP ACLI di Roma APS;
- Don Stefano Cascio, parroco di S. Bonaventura da Bagnoregio.
Ad impreziosire la giornata, ci sono stati momenti di intrattenimento, tra cui l’esibizione del coro “CSAQ Luigi Petroselli” di Torrespaccata e uno spettacolo teatrale tratto da “Più semo e mejo stamo” di Sandro Scapicchio, con la partecipazione di Assy Serafini.
Il progetto nasce con una doppia missione:
- Prevenzione attiva e consapevolezza: informare e formare gli anziani sui rischi delle truffe e su come riconoscerle, anche attraverso il supporto della Polizia di Stato;
- Supporto emotivo e sociale: aiutare gli anziani a superare l’eventuale disagio e senso di colpa nel caso siano stati vittime di una truffa, offrendo loro ascolto e sostegno psicologico.
Il nome del progetto è emblematico: “Stavolta non ci casco” vuole trasmettere un messaggio di forza e consapevolezza, spronando gli anziani a non farsi ingannare.
La IV edizione del vademecum antitruffa, aggiornata e presentata in occasione dell’evento, rappresenta uno strumento essenziale. Questo manuale raccoglie le principali tipologie di truffe a cui gli anziani sono esposti, fornisce consigli pratici e segnala i numeri di emergenza e i riferimenti da contattare in caso di sospetto raggiro.
L’assessora Barbara Funari ha spiegato nel dettaglio le modalità con cui sarà attuata l’iniziativa. La novità di quest’anno è la capillarità degli interventi. Non ci saranno solo incontri pubblici, ma una presenza costante sul territorio.
Ecco le principali azioni previste:
- Incontri informativi nei quartieri e nelle parrocchie: saranno organizzati appuntamenti in diversi punti della città, in luoghi vicini e accessibili per gli anziani;
- Coinvolgimento delle farmacie comunali (Farmacap): nelle farmacie saranno allestiti incontri e verrà distribuito il vademecum antitruffa. Questo presidio avrà un doppio scopo: prevenire le truffe e offrire momenti di ascolto e socializzazione;
- Feste ed eventi aggregativi: saranno organizzate feste e attività di gruppo, in cui gli anziani saranno non solo destinatari, ma anche protagonisti attivi, con l’obiettivo di rafforzare la loro autostima e ridurre la solitudine, considerata uno dei fattori che favoriscono il rischio di essere truffati.
Il vademecum antitruffa distribuito durante il progetto fornisce una panoramica delle truffe più diffuse ai danni degli anziani. Ecco le principali:
- Truffe telefoniche:
- Chiamate da falsi operatori bancari che chiedono codici di sicurezza;
- Sedicenti parenti in difficoltà economica che chiedono denaro urgente.
- Truffe a domicilio:
- Falsi tecnici del gas, luce o acqua che chiedono di entrare in casa per controlli;
- Falsi agenti di polizia che simulano controlli di sicurezza.
- Truffe online:
- Email di phishing che simulano comunicazioni di banche o enti pubblici;
- Offerte di prodotti a prezzi stracciati su piattaforme online poco affidabili.
- Truffe in strada:
- La classica “truffa del resto”, in cui i truffatori usano banconote false o fanno richieste di denaro urgente;
- Falsi incidenti stradali, in cui il truffatore chiede denaro per “chiudere la questione” senza avviare denunce.
Funari ha dichiarato che l’obiettivo “non è solo prevenire, ma anche aiutare gli anziani a superare il disagio emotivo che provano quando si rendono conto di essere stati raggirati. La solitudine è il terreno fertile delle truffe, per questo puntiamo su momenti di socializzazione e partecipazione attiva.”
Lidia Borzì, Presidente ACLI Roma APS, sottolinea il “salto di qualità: da buona pratica a buona politica. Non solo prevenzione, ma anche contrasto alla solitudine degli anziani, con il supporto di parrocchie, centri anziani e farmacie. Bisogna creare una rete sociale vicina e attenta, capace di proteggere gli anziani in ogni contesto.”