Roma Creative Contest seleziona cortometraggi fatti in casa ai tempi del covid19
Fino al 30 maggio inviate il vostro cortometraggio di finzione, durata massima 15 min., fatto in casa con i mezzi a disposizione
Presidente onorario Giuseppe Tornatore
La direzione artistica del ‘Roma Creative Contest’, il Festival Internazionale di cortometraggi con presidente onorario il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore, presenta ‘Quarta parete’.
L’iniziativa volta alla realizzazione del primo film di finzione collettivo ai tempi del coronavirus, progettato per mantenere alto lo stimolo creativo dei filmmaker in questo difficile momento per il nostro Paese.
Il Roma Creative Contest è il Festival Internazionale di Cortometraggi di Roma, nato dalla volontà di creare uno spazio di promozione e confronto capace di mettere in connessione i giovani talenti con i più importanti attori della produzione cinematografica italiana ed estera.
Partecipare è gratuito. Il regolamento
Fino al 30 maggio 2020 è possibile inviare gratuitamente il proprio cortometraggio di finzione, della durata massima di quindici minuti e realizzato a casa con i mezzi a disposizione.
Per partecipare ogni regista deve seguire le linee guida e il regolamento del bando, disponibile online sul sito. https://romacreativecontest.com/quarta-parete/.
I migliori cortometraggi selezionati saranno poi montati insieme dal pluripremiato montatore italiano Marco Spoletini. Tra i lavori di Spoletini compaiono ‘Pinocchio’, ‘Dogman’, ‘La terra dell’abbastanza’, ‘Il racconto dei racconti – Tales of Tales’ e ‘Reality’.
Rappresentare il difficile momento del nostro Paese
I cortometraggi vincenti daranno vita ad un vero e proprio lungometraggio di finzione collettivo. Il lavoro sarà presentato in anteprima in occasione della decima edizione del ‘Roma Creative Contest’ (date e location verranno annunciate prossimamente).
Ogni cortometraggio sarà collegato agli altri tramite i link narrativi proposti nel bando di concorso, (alcuni obbligatori, altri facoltativi), degli elementi comuni che sfruttano come punto di contatto i muri e le finestre delle nostre case.
Il muro potrà essere concepito in modi differenti: come barriera che separa o unisce dimensioni diverse; punto di contatto tra vicini, sconosciuti o nemici.
Oppure stimolo di fantasie, visioni e allucinazioni; sipario dietro cui poter dare spettacolo ed esibirsi anonimamente; surrogato di una platea immaginaria, ovvero della ‘Quarta parete’.
L’obiettivo è quello di rappresentare, attraverso un’idea creativa, il difficile momento che il nostro Paese sta vivendo nelle sue diverse e molteplici sfaccettature. (Comunicati/Dire)