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Roma, dall’8 gennaio Metro C chiusa in serata: i dettagli

La misura è stata pensata per favorire il completamento dei lavori della nuova stazione Colosseo, stimato per aprile

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Foto dalla pagina ufficiale di Roma Capitale

Da oggi, mercoledì 8 gennaio, i treni della Metro C si fermeranno anticipatamente per consentire il completamento dei lavori nella futura stazione Colosseo, un nodo cruciale della mobilità romana. Le ultime corse partiranno alle 20:30 da Pantano e alle 21:00 da San Giovanni, per lasciare spazio alle navette sostitutive che garantiranno il servizio nelle tratte interrotte durante le operazioni serali e notturne.

Stazione Metro C al Colosseo, apertura stimata ad aprile

Una decisione che segna un’accelerazione nei lavori di una delle infrastrutture più attese della Capitale, ma che inevitabilmente riaccende il dibattito sui tempi biblici e i costi lievitati della Metro C, un cantiere che ha superato abbondantemente il decennio.

L’annuncio della chiusura anticipata arriva direttamente dall’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, che ha spiegato l’importanza di intensificare i lavori nella stazione Colosseo.

“Le opere civili saranno completate entro aprile 2025. I collaudi tecnici inizieranno subito dopo, con l’obiettivo di aprire la stazione al pubblico entro giugno,” ha dichiarato Patanè, sottolineando che la stazione rappresenterà il primo punto di interscambio tra la Metro C e la Metro B.

Metro C, un progetto ambizioso ma estremamente lungo

L’apertura della stazione Colosseo dovrebbe agevolare la mobilità della città, collegando direttamente le periferie romane con il cuore storico della Capitale. Un passaggio strategico per ridurre la pressione sul traffico urbano, migliorare l’accessibilità al centro storico e rendere Roma una città più moderna e sostenibile dal punto di vista dei trasporti. Ma nonostante le promesse di rivoluzione nella mobilità romana, il progetto della Metro C è da anni al centro di polemiche per ritardi e costi fuori controllo.

La linea, progettata per collegare le periferie orientali al centro storico e oltre, è ancora lontana dall’essere pienamente operativa. Il completamento della tratta Clodio-Mazzini, che dovrebbe portare la linea C a fermarsi in punti nevralgici come Piazza Venezia, Chiesa Nuova e San Pietro, è previsto addirittura per il 2032.

Nel frattempo, Piazza Venezia resterà occupata dai celebri silos artistici del cantiere, un progetto tanto affascinante quanto simbolico dei ritardi che hanno segnato la Metro C. Gli scavi, tra i più profondi d’Europa con i loro 85 metri in verticale, sono diventati un’attrazione controversa: una ferita aperta nel cuore della città eterna.

Metro C, i costi aumentati oltre misura

La Metro C, sin da quando è stata presentata, promette di cambiare il volto della mobilità romana, connettendo quartieri oggi mal collegati al centro storico e alleggerendo il traffico su gomma. Tuttavia, il lungo percorso di questo progetto ha messo a dura prova la pazienza dei cittadini.

Il cantiere, partito negli anni 2000, è stato segnato da ritardi cronici, rincari milionari e polemiche politiche. I costi inizialmente stimati intorno ai 3 miliardi di euro sono lievitati a oltre 7 miliardi, trasformando la Metro C in uno dei progetti infrastrutturali più costosi d’Italia.

E mentre i lavori procedono a rilento, i romani devono fare i conti con disagi quotidiani. La chiusura anticipata della Metro C è solo l’ultimo capitolo di una storia lunga e travagliata, ma potrebbe rappresentare un passo decisivo verso la tanto agognata apertura della stazione Colosseo. Sarà finalmente la mossa giusta?