Roma, De Vito: “Non mi sono dimesso perché mi considero innocente”
“Sono un fiero esponente del M5S tanto che l’ho votati anche dal carcere il 26 maggio”
"Mi considero innocente ed è il presupposto per cui non mi sono dimesso da presidente, non è stata una scelta a cuor leggero". "Se sono un simbolo? Non lo so, io sono un fiero esponente del M5S tanto che l'ho votati anche dal carcere il 26 maggio". "Dopo 107 giorni di carcere e i domiciliari, da 4 giorni sono tornato, come prevede la legge. Non mi sono mai dimesso dalla presidenza nonostante tutti abbiamo sempre scritto ex presidente, revocato o espulso, ho annotato ogni giornale o agenzia che lo ha scritto".
Lo ha detto il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito, durante la registrazione di Quarta Repubblica, in onda stasera su Rete Quattro. Al conduttore che ricordava quando lui e gli altri esponenti M5S portarono le arance a Ignazio Marino all'indomani dell'esplosione di Mafia Capitale, De Vito ha risposto con ironia "a saperlo ne congelavo qualcuna… Marino comunque non cadde per quello, venne sfiduciato dai suoi consiglieri"
"Anche nel periodo in carcere sono venuti a trovarmi anche esponenti di altri partiti. Da quando sono uscito ho sentito parlamentari, consiglieri regionali ed esponenti dell'esecutivo e tutti mi dicono vai avanti con forza".
"Non è vero che nel M5S utilizziamo il carcere come uno strumento, è previsto tutto un procedimento disciplinare interno che prevede l'attesa dell'esito del primo grado di giudizio. Non è vero quindi che non c'è garanzia, la garanzia c'è ma dovrebbe essere applicata per tutti", ha dichiarato De Vito.
"Con Virginia Raggi ho avuto un incontro di mezz'ora, è stato un ottimo colloquio ma non direi una parola, neppure dopo 107 giorni carcere".
In merito alle parole del capo politico M5S, Luigi Di Maio, che subito dopo l'arresto ne aveva annunciato l'espulsione, poi mai avvenuta, "ho sentito le sue parole in tv dal carcere mentre alcuni detenuti mi porgevano un piatto di pasta – ha raccontato De Vito – Con tutto il rispetto per il capo politico, quello che ha detto è stato un gesto improvvido, tanto che non ha avuto alcun seguito: non sono mai stato espulso dal M5S, ne faccio parte assolutamente.
Il procedimento dei probiviri va avanti aspettando sviluppi. O Di Maio ha detto che faceva una cosa che poi non ha fatto, oppure quello che ha detto non ha avuto seguito tra i probiviri, il che equivarrebbe a una sfiducia", ha concluso De Vito. (Mgn/ Dire)