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Roma: dehors fuorilegge e caos suolo pubblico, ancora più controlli in vista del Giubileo

Non si placa la polemica sui dehors abusivi a Roma: previsti nuovi controlli in tutta la città in vista del Giubileo

Ristorante

Prenotare il Ristorante -Romait - (Fonte Depositphotos)

A Roma, la lotta contro i dehors fuorilegge si intensifica. In nove mesi di controlli serrati, oltre 2.000 irregolarità sono state rilevate su circa 10.000 verifiche effettuate dalla Polizia Locale, portando alla luce un fenomeno diffuso e allarmante: più di un ristorante o bar su cinque opera con spazi esterni non autorizzati. Solo nel I Municipio, cuore pulsante della capitale e area storicamente più affollata di turisti e residenti, sono state riscontrate quasi 900 violazioni. E i numeri sembrano destinati a crescere con l’avvicinarsi del Giubileo del 2025, evento che metterà ulteriormente sotto pressione il centro città.

Dehors esagerati e abusivi, la sicurezza è compromessa

L’ultima operazione di controllo, condotta nei pressi di Piazza Navona, ha portato a sanzioni per un totale di 78.000 euro. Dieci ristoranti sono stati multati per aver raddoppiato la metratura delle aree esterne senza le necessarie autorizzazioni, occupando abusivamente ben 646,35 metri quadrati di suolo pubblico. Uno di questi esercizi, recidivo, è stato addirittura chiuso dalle autorità. Questa offensiva, definita “un giro di vite su tavolino selvaggio”, rappresenta una svolta significativa nell’ambito della preparazione della città per l’arrivo dei pellegrini e turisti previsti per il Giubileo.

Basta passeggiare per le strade di Roma per imbattersi in scenari al limite della legalità e, in molti casi, anche della sicurezza. Vicoli e strade, soprattutto nel centro storico, sono spesso invasi da dehors che restringono il passaggio pedonale, creando veri e propri ostacoli. Un esempio emblematico è vicolo de’ Burrò, nei pressi di Piazza di Pietra, dove i “funghi” per il riscaldamento dei tavolini, alimentati da bombole di gas nascoste sotto le basi, occupano ulteriormente lo spazio già angusto. In via dei Pastini, a due passi dal Pantheon, sono state allestite tre file di posti per i clienti, lasciando appena un metro di spazio per il passaggio delle persone. In via degli Stefaneschi, a Trastevere, la situazione è altrettanto grave: i lavori stradali, uniti ai dehors, riducono la carreggiata a tal punto che basta un semplice gesto per toccare le recinzioni del cantiere dall’altro lato della strada.

Che questi allestimenti siano legali o meno sembra fare poca differenza: la sicurezza resta un optional, e il timore che possa accadere un incidente grave è sempre presente. Il rischio non è solo per i pedoni, ma anche per i residenti e per gli stessi clienti dei locali, costretti a muoversi in spazi congestionati e poco sicuri.

Residenti preoccupati: un abusivismo diffuso e tollerato

Nonostante i numerosi controlli e le sanzioni elevate, i residenti del centro storico, ma anche di altre zone di Roma, restano preoccupati. Viviana Piccirilli Di Capua, rappresentante dell’Associazione Abitanti Centro Storico, esprime il sentimento di frustrazione condiviso da molti: “Nel 2024, a poche settimane dall’inizio del Giubileo, siamo costretti ancora a confrontarci con un abusivismo sotto gli occhi di tutti, con una plateale e arrogante mancanza di rispetto delle regole.” Secondo Di Capua, la pianificazione dei controlli è insufficiente e poco efficace rispetto all’entità del problema, che continua a espandersi.

A conferma di questo, dai circa 18.000 controlli effettuati dalla Polizia Locale su locali pubblici e attività commerciali, sono emerse quasi 10.000 irregolarità di vario genere, una cifra che testimonia quanto il problema sia esteso e radicato. Le violazioni legate all’occupazione abusiva del suolo pubblico sono in gran parte dovute a estensioni non autorizzate delle aree esterne originarie, ma non mancano casi di occupazioni totalmente illegali.

Il I Municipio è quello più colpito, sia per l’alta concentrazione di locali, sia per l’intensità della movida, che si estende anche al II Municipio, con quartieri come Parioli, Salario-Trieste e il Quartiere Africano, dove negli ultimi anni il numero di bar e ristoranti è aumentato esponenzialmente.

Controlli a tappeto sui dehors anche fuori dal centro

Non solo il centro storico è al centro dei controlli. Anche nelle zone periferiche, come il VII Municipio, che include quartieri come San Giovanni, Tuscolano e Cinecittà, i vigili urbani hanno intensificato le ispezioni. Questi quartieri, spesso teatro di episodi di cronaca, come recenti aggressioni contro i titolari di mini market o il tentato investimento di alcuni carabinieri da parte degli occupanti di un Suv, stanno vedendo una crescente presenza di locali e attività commerciali, che non sempre rispettano le regole.

In queste aree, il fenomeno dell’abusivismo si intreccia con altre problematiche, come il carico e scarico merci, spesso fuori controllo. Di Capua denuncia come questo aspetto, legato all’occupazione illegale di spazi, contribuisca ulteriormente al degrado urbano e al rischio per la sicurezza: “Continuare a sottovalutare questi elementi significa mettere a rischio la sicurezza dei luoghi, di chi li abita e li frequenta.”