Roma. Detenuti impiegati in lavori pubblica utilità, rinnovata intesa Dap-Comune
Il progetto è stato apprezzato anche all’estero, e adottato nella Capitale messicana, dove partirà in via sperimentale nel prossimo novembre
È stato rinnovato questa mattina al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria il Protocollo d'Intesa tra Roma Capitale, ministero della Giustizia-DAP, Provveditorato Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise "per il reinserimento socio lavorativo dei soggetti in espiazione di pena, attraverso la partecipazione a progetti di pubblica utilità nel territorio di Roma Capitale".
L'intesa, che aggiorna un analogo accordo scaduto il 31 luglio scorso, è stata sottoscritta dal Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, e dall'Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini, con delega ai rapporti con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale di Roma Capitale, Daniele Frongia.
Il nuovo Protocollo d'Intesa rinnova per un altro anno il modello che ha dato vita al progetto "Mi riscatto per… Roma", l'intesa siglata fra Campidoglio e Via Arenula e finalizzata a promuovere e attuare lavori di pubblica utilità svolti dai detenuti degli istituti penitenziari romani in favore del patrimonio ambientale e della rete stradale urbana.
L'accordo, inoltre, consente alle parti la possibilità di estendere gli interventi lavorativi anche nelle aziende agricole di proprietà di Roma Capitale, quali Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere. I dettagli dei singoli progetti saranno di volta in volta stabiliti da specifici protocolli operativi, nei quali verranno individuate le aree, le attività e le modalità del loro svolgimento. Inoltre, per coordinare gli interventi che saranno concordati, sarà istituita una cabina di regia che si riunirà almeno una volta ogni due mesi e nella quale potranno essere condivise eventuali criticità.
I progetti attuati secondo il progetto romano di lavori di pubblica utilità hanno portato alla creazione del modello "Mi riscatto per…" che, nel giro di un anno, è stato sottoscritto da una quarantina di Municipi fra città metropolitane e piccoli Comuni.
"La validità del progetto, che riesce a coniugare le esigenze degli Enti Locali di cura del territorio con la promozione della funzione rieducativa della pena e del reinserimento sociale dei detenuti, è stata anche oggetto di apprezzamento internazionale.
Grazie a un'apposita intesa promossa dall'Ufficio delle Nazioni Unite per la Droga e il Crimine di Città del Messico, il modello italiano è stato adottato nella capitale messicana, dove partirà in via sperimentale nel prossimo novembre", hanno dichiarato il capo Dap, Francesco Basentini, e l'assessore del Comune di Roma, Daniele Frongia. (Comunicati/Dire)