Roma, donazione organi al rinnovo della carta di identità
Dopo la sperimentazione in I Municipio, il progetto “Una scelta in Comune” arriva negli altri Municipi di Roma
Donare gli organi al rinnovo o al rilascio della carta di identità. Dopo la sperimentazione avviata lo scorso giugno nel I Municipio di Roma Capitale (leggi qui), a partire da oggi la possibilità di esprimere la volontà di donare gli organi al rinnovo o al rilascio del documento di identità è una realtà anche in tutti gli altri 14 Municipi di Roma Capitale. Tutti i cittadini maggiorenni e residenti nella Capitale, che si recheranno presso gli sportelli degli Uffici demografici per il rinnovo o il rilascio della carta di identità, potranno di dichiararsi (o di non dichiararsi) donatori di organi: il tutto, dopo aver sottoscritto un modulo precompilato, sarà annotato sul documento con la dicitura “Donatore di organi e tessuti”. La scelta di donare gli organi, sarà anche registrata dal Sistema Informatico Trapianti (SIT).
“Una scelta in Comune”. E’ questo il nome del progetto avviato lo scorso giugno, e che oggi torna a far parlare di sé per via della sua estensione a tutto il territorio di Roma Capitale. Il servizio, è stato annunciato dal sindaco di Roma Ignazio Marino in conferenza stampa, insieme ai presidenti dei Municipi I e XI, rispettivamente Sabrina Alfonsi e Maurizio Veloccia, quest’ultimo anche coordinatore dei presidenti dei Municipi di Roma, e Angelo Ottavianelli, direttore dell’Anagrafe di Roma Capitale.
2.644 dichiarazioni di volontà positive alla donazione. Da giugno 2014 a gennaio 2015, ovvero nei 7 mesi in cui il servizio è stato attivo in via sperimentale nel I Municipio, su un totale di 14.200 carte di identità rilasciate, sono state registrate 2.644 dichiarazioni di volontà positive alla donazione, 54 negative e 11.502 astensioni. Dati che in pochi mesi, dunque, hanno superato quelli raccolti dalle Asl in 15 anni (2.254), ovvero dal decreto ministeriale del 2000.
Un servizio dal “valore straordinario”. Questo servizio, ha spiegato il sindaco Ignazio Marino, “ha un valore straordinario. Quella che presentiamo oggi è un’iniziativa in cui credo moltissimo, per anni lavorando all’estero mi chiedevo perché in Italia non venisse applicata una norma semplicissima come questa. Ci sono stati tanti interventi normativi, un percorso iniziato nel 1999 per rendere possibile quello che oggi realizziamo per la prima volta in una grande città metropolitana italiana”, spiega Marino. Il primo cittadino si dice anche soddisfatto dei dati relativi al periodo di sperimentazione in Municipio I: “Fino al 16 febbraio hanno espresso la propria volontà 2.737 persone (dati del Centro nazionale trapianti, ndr), ben 500 in più di quanto fatto dalle Asl in 15 anni”, ribadisce.
Per Veloccia “Roma dà un contributo fondamentale per alzare l’asticella dei servizi”. Secondo la Alfonsi “la Capitale fa la differenza: il I Municipio per ora è la città più grande che offre questo servizio, figuriamoci che contributo potrà dare l’intera città a tutto il Paese”.