Roma, Dramma al Campo nomadi di Castel Romano, senza acqua da 34 giorni
“Nonostante l’Unione Europea abbia inviato all’Italia la somma di 2.146.000.000 per garantire inclusione sociale di Rom, nei campi si muore o si rischia di morire”
"Dopo le denunce di Sabaheta Hamidovic, rappresentante dei Rom, Sinti e Caminanti (Rsc), direttamente dagli studi di Quinta Colonna su Rete 4 e quelli di Marcello Zunisi legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR), oggi interviene ufficialmente la Prefettura di Roma Capitale ed Acea. La situazione del campo di Castel Romano, al centro del processo di Mafia Capitale, è drammatica.
I container in lamiera, dove vivono bambini, anziani, decine e decine di famiglie, sono privi del più importante elemento della vita, l'acqua. Da 34 giorni è completamente assente un ben che minimo approvvigionamento di fornitura idrica. I terreni su cui sono state installate le loro abitazioni appartengono a Salvatore Buzzi". Lo fa sapere una nota dell'Associazione Nazione Rom.
Il campo di Castel Romano è situato 30 chilometri fuori dal centro abitato, su una landa desolata, nel mezzo di un vero e proprio deserto sulla Pontina. "I suoi abitanti devono fronteggiare giornate meteo definite da 'bollino rosso' senza acqua. Enorme il richio sanitario. La loro vita è in pericolo", denunciano da Nazione Rom.
La Polizia Municipale di Roma Capitale, coordinata dal Comandante Lorenzo Botta, "si è recata in questi giorni sul posto- prosegue la nota- Accertata la drammaticità della situazione sono state allertate le istituzioni competenti, gli uffici del Dipartimento delle Politiche Sociali di Viale Manzoni sede dell'Assessorato di Laura Baldassarre, il Sindaco Virginia Raggi, il Vicecapo di Gabinetto Marco Cardilli, i dirigenti Angelo Marra e Michela Micheli, Fabrizio Fraternali dell'Ufficio Rom, Sinti e Caminanti".
"Oggi la Prefettura, tramite il funzionario Massimo Grimaldi, ha interessato direttamente Acea per provvedere all'immediata rifornitura di acqua. Giunta sul posto, la municipalizzata di Roma Capitale scopre una inquetante realtà- prosegue la nota dell'Associazione Nazione Rom- E' il Geometra Roberto Bellinzaf ad avvertire telefonicamente il legale rappresentante dell'associazione: 'nel campo di Castel Romano non esiste un contatore ne una fornitura diretta.
I container dove abitano le famiglie sono servite tramite un utente separato, un importante soggetto privato che se pur fornito della necessaria cubatura di acqua preferisce tenersela per se lasciando le famiglie a secco'".
L'Associazione Nazione Rom si è già rivolta all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) denunciando "le gravi mancanze delle istituzioni capitoline". Anche il governo "è stato formalmente contattato" segnalando che "nonostante l'Unione Europea abbia inviato all'Italia la somma di 2.146.000.000 (PON Metro e PON Inclusione 2014 – 2020) per garantire inclusione sociale di senza fissa dimora e Rom, Sinti e Caminanti nei campi si muore o si rischia di morire".
Informata dei fatti, la Prefettura di Roma Capitale "ha attenzionato immediatamente la Questura. Adesso chiediamo un intervento urgente di Protezione Civile, per garantire immediato soccorso alle famiglie di Castel Romano ed un intervento della Magistratura per ripristinare lo Stato di Diritto a Roma ed Italia- conclude l'Associazione Nazione Rom– E' in corso un'azione di pura barbarie, violenza, corruzione, razzismo, volta alla negazione della vita di RSC. I nostri diritti devono essere rispettati, siamo esseri umani e la legge è uguale per tutti".