Roma, droga dello stupro consegnata da riders ignari: indagine shock dei Nas
Corrieri che portavano piadine mentre spacciavano, senza saperlo, questa potente e pericolosissima droga
Riders che ignari favorivano il traffico della cosiddetta “droga dello stupro”, la scoperta del gruppo Nas di Roma. Di questa indagine shock ne parla il Colonnello Andro, il quale ha coordinato l’indagine che ha portato al sequestro di un grande quantitativo di droga dello stupro. L’espressione droga dello stupro si riferisce alla sostanza chimica GHB, ossia l’acido γ-idrossibutirrico.
“Questa indagine nasce da una stretta sinergia tra la procura di Roma e i Nas. C’era l’esigenza di mettere un freno a un fenomeno che purtroppo sta prendendo piede anche da noi in Italia, quello del traffico e della diffusione delle nuove sostanze psicoattive. Una tipologia di sostanze stupefacenti di nuova generazione di origine completamente sintetica. Composti chimici che hanno differenti composizione ma uniti da un effetto drogante molto più forte delle droghe classiche. Hanno effetti molto più forti”.
L’indagine Nas sui riders che spacciavano droga dello stupro senza saperlo
Il tenente Colonnello Alfredo Antro, comandante del reparto operativo del Comando Carabinieri Tutela della Salute, lo ha raccontato ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”.
“Questa attività presenta vari caratteri innovativi, anche dal punto di vista investigativo. La rete ormai è la nuova frontiera delle investigazioni, in particolare il deep web e il dark web, la parte non indicizzata, oscura, del web, che più si presta ai traffici illeciti. Attraverso un’attività di meticoloso studio, monitoraggio e analisi del web sono stati individuati alcuni canali di importazione dall’estero, con relativi centri di importazione in ambito nazionale dedicati poi alla successiva distribuzione sul territorio italiano.
Queste sostanze venivano acquistate sul web in forma completamente anonima, pagati in moneta virtuale, i bitcoin, proprio per non consentirne un tracciamento. Ed arrivavano in Italia con plichi del tutto anonimi con servizi anche di home delivery e corrieri della droga inconsapevoli. C’erano dei corrieri inconsapevoli. Esposti anche a rischio. Magari un ragazzo era convinto di portare delle piadine, e invece stava portando la droga dello stupro a casa di qualcuno. Era tutto studiato a monte, sia dalla parte di chi spediva che da parte di chi riceveva”.
Droga dello stupro, c’è chi la usa per essere più disinibito
Ancora sulla droga dello stupro: “Solo di droga dello stupro abbiamo sequestrato 42 litri. Con un litro sono ricavabili oltre 1200 dosi. Stiamo parlando quindi di un quantitativo che supera le 50.000 dosi producibili. Questa droga viene utilizzata ed è nota soprattutto perché induce nella vittima inconsapevole un senso di disinibizione ed essendo inodore, incolore e insapore si presta ad essere mischiata con bevande e alcolici e a non dare la sensazione di stare assumendo questa sostanza.
L’effetto che si ha è quello di stordire la vittima, darle un forte senso di disinibizione che poi comporta a breve termine la perdita di memoria di quanto successo. Ci si risveglia dall’effetto di questa sostanza senza ricordare bene cosa è successo. C’è anche però chi assume volontariamente la droga dello stupro per aumentare l’effetto di disinibizione che è strumentale a un rapporto sessuale o a una inter relazione con le altre persone libera.
Come proteggersi?
Come ci si può proteggere? “Purtroppo la raccomandazione è quella di fare attenzione a chi si frequenta e si conosce per la prima volta. Questa è una indagine che è rivolta soprattutto ai giovani. Queste sono sostanze che si comprano sul web. I più esposti sono sicuramente i giovani. Le vittime potenzialmente più aggredibile sono i giovani. Bisogna sensibilizzazione i giovani sui rischi che comportano queste sostanze. Per questo come Arma andiamo anche nelle scuole.
Non sono fenomeni di nicchia, la raccomandazione che si può fare, rispetto alla droga dello stupro, ricorda il vecchio adagio di non accettare caramelle dagli sconosciuti. L’occasione di incontro o di socialità con persone che non sono conosciute deve portare a essere particolarmente guardinghi. Faccio un esempio: in discoteca è il caso di non perdere d’occhio il bicchiere dal quale si sta bevendo la propria bevanda. Magari si va insieme al bancone. Non si perde di vista neanche per un secondo ciò che sta succedendo. Sono raccomandazioni che possono sembrare banali, ma che è sempre bene ricordare”.