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Roma e il degrado delle strisce pedonali: l’allarme del Comitato Roma 30

La questione sollevata dal Comitato Roma 30 tocca un nervo scoperto della città: la manutenzione stradale nella Capitale

Strisce pedonali a Roma

Le strisce pedonali sbiadite a Roma, con cui i cittadini della Capitale sono costretti a convivere quotidianamente, tornano sotto i riflettori grazie a una nuova video-denuncia. A sollevare ancora una volta la questione è Martina Battistich, portavoce del «Comitato Roma 30», un’associazione che si batte da anni per la sicurezza stradale e il rispetto dei limiti di velocità nelle aree urbane.

Lo stato delle strisce pedonali luminose a Roma

Il corto, della durata di 4 minuti, non si limita a documentare lo stato precario delle strisce pedonali, ma pone un interrogativo chiaro e diretto alle autorità cittadine. La Battistich, attraverso un’efficace narrazione visiva, ripercorre la breve e travagliata storia degli attraversamenti pedonali luminosi, noti come Apl (Attraversamenti Pedonali Luminosi), lanciati nel 2021 sotto l’amministrazione dell’allora sindaca Virginia Raggi. Oggi, a soli due anni dalla loro installazione, molti di questi innovativi attraversamenti risultano già danneggiati o completamente fuori uso.

Tra i casi più eclatanti segnalati nel video troviamo gli attraversamenti di viale Isacco Newton 84, via degli Amodei e via dell’Amba Aradam. Le immagini documentano strisce pedonali ormai scolorite, segnalazioni luminose guaste e attraversamenti che, invece di aumentare la sicurezza dei pedoni, appaiono abbandonati all’incuria. Uno stato di degrado che, secondo il Comitato Roma 30, rischia di compromettere ulteriormente l’incolumità di chi ogni giorno si muove a piedi nelle caotiche strade di Roma.

Ma la denuncia non si ferma qui. La vera domanda che Martina Battistich e i membri del Comitato rivolgono all’attuale sindaco, Roberto Gualtieri, è semplice: “Perché è stato deciso di stanziare 10 milioni di euro per estendere un progetto che sembra già fallimentare?”. L’attacco è diretto al nuovo piano dell’amministrazione capitolina, che a febbraio 2023 ha approvato il progetto di fattibilità per la realizzazione di 715 nuovi attraversamenti pedonali luminosi, con un investimento di 10 milioni di euro.

La video denuncia del Comitato Roma 30

Secondo i promotori della video-denuncia, la scelta di investire ulteriori risorse in questo progetto appare discutibile, specialmente alla luce dello stato attuale degli attraversamenti già esistenti. L’idea iniziale di installare strisce pedonali a led, un’iniziativa nata con l’obiettivo di migliorare la visibilità notturna e ridurre il numero di incidenti stradali, è ormai un ricordo sbiadito, proprio come le stesse strisce.

La questione sollevata dal Comitato Roma 30 tocca un nervo scoperto della città: la manutenzione stradale. Nonostante gli investimenti, la realtà è che le infrastrutture non vengono mantenute in modo adeguato. In un contesto urbano dove la sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità, le condizioni attuali degli attraversamenti rappresentano una contraddizione stridente.

I cittadini, già esasperati dal traffico, dai disservizi e dall’inefficienza dei trasporti pubblici, si trovano ora a dover affrontare un ulteriore rischio, quello di attraversare la strada su strisce che a malapena si vedono o, peggio ancora, su passaggi pedonali dove le luci sono spente. Il video-denuncia non è solo un grido d’allarme, ma una richiesta esplicita di trasparenza e di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale.

In un momento in cui il dibattito sulla mobilità sostenibile è al centro dell’agenda politica, è impensabile che un progetto mirato a migliorare la sicurezza dei pedoni possa fallire in così poco tempo. Il «Comitato Roma 30» chiede un cambio di rotta immediato: prima di estendere ulteriormente gli attraversamenti luminosi, è fondamentale riparare e rendere efficienti quelli già installati, garantendo ai cittadini romani un livello minimo di sicurezza sulle strade.