Roma, è invasione di Vespa Orientalis. I rischi per l’uomo e le possibili contromisure
Per l’invasione dell’insetto interviene la Protezione civile con l’attivazione di un numero verde per eventuali segnalazioni
Ha le fattezze del calabrone, il corpo quasi interamente di colore rosso, caratterizzato da una fascia gialla sull’addome e un’altra sulla testa dello stesso colore. Si chiama Vespa Orientalis, è un grande imenottero proveniente dall’Asia tanti anni fa, divenuto piuttosto comune anche nel nostro Paese. Un insetto che in questi mesi di grande caldo ha raggiunto la città di Roma, dove pare si trovi anche discretamente bene, a giudicare da quella che sembra una vera e propria invasione.
I quartieri di Roma più colpiti
Con i primi esemplari avvistati a fine luglio, in questi mesi la Vespa Orientalis è tornata a nidificare nelle aree verdi e nelle palazzine storiche della capitale, diffondendosi in tutta la città, in particolar modo nelle zone di Monteverde, Prati e Villa Pamphilj, comportando più di qualche preoccupazione. Gli esperti consigliano di prestare attenzione, ma quali sono i rischi per l’uomo?
Le particolarità
Partiamo col dire che la Vespa Orientalis annovera delle peculiarità che la rendono un rischio per la popolazione. E’ una specie che risulta più aggressiva rispetto ad altre della stessa famiglia. Il veleno pare essere nocivo e pericoloso per i soggetti allergici. Gli esperti hanno rinvenuto una particolare sostanza in grado di assorbire l’energia dei raggi solari rendendola particolarmente attiva durante il giorno. Si tratta di una sorta di inusuale controtendenza rispetto a specie simili che, generalmente, prediligono le prime ore del mattino o le fasce serali.
Quali i rischi e quali contromisure adottare
Ciò che preoccupa è la possibilità che la Vespa Orientalis nidifichi in tantissimi edifici antichi della città, sfruttando le alte temperature e il problema legato allo smaltimento dei rifiuti. E’ possibile tuttavia prevenire eventuali spiacevoli effetti, prestando massima attenzione alle strutture più vecchie. Sarebbe preferibile effettuare supervisioni e attività di controllo degli edifici più a rischio.
Il parere degli esperti e il Numero Verde attivo
“L’insetto è pericoloso per la puntura che può causare intossicazione al fegato“. E’ quello che fanno sapere dal Campidoglio. Ma dal Comune di Roma in ogni caso assicurano: “Non è minacciata la vita delle persone“. Anche da Ama comunicano che intendono continuare a monitorare la situazione e che laddove fosse necessario, vi saranno interventi con l’utilizzo di insetticidi e disinfestanti. Uno stato di allerta partito da subito, in costante sorveglianza e aggiornamento.
Intanto è attivo il numero verde della Protezione civile di Roma Capitale. Contattando l’800 854 854, i cittadini potranno segnalare eventuali avvistamenti di nidi e insetti.