Roma, emergenza rifiuti: in 150 mila evadono la Tari
Roma, l’emergenza rifiuti passa anche per la tari; in 150 mila evadono la tassa all’Ama con un danno da 60 milioni di euro
L’emergenza rifiuti a Roma è ormai una bomba a orologeria, tra il Campidoglio che continua a promettere la soluzione alla montagna di immondizia accatastata ai lati delle strade e Ama che ammette la difficoltà nel reperire mezzi e uomini sufficienti.
In tutto questo sconfortante panorama dobbiamo aggiungere un tassello non da poco, circa 150 mila utenze fantasma. Parliamo di persone che vivono e operano a Roma da anni ma che per Ama non esistono. Fantasmi.
Sulle pagine del Messaggero, Nicola Franco, presidente del VI Municipio, racconta: “Lo scorso anno ho fatto un sopralluogo alle case popolari del Villaggio Breda, non lontano da Tor Bella Monaca, e nelle villette del quartiere Osa, nei pressi del Prenestino, con un verificatore di Ama e un vigile del Nad. Insieme abbiamo lasciato una cartolina nelle buche delle lettere per chiedere ai residenti di comunicarci se la municipalizzata dei rifiuti aveva attivato la loro utenza”
Il risultato è disarmante: il 61% al quartiere Osa e il 43% al Villaggio Breda ha comunicato che Ama non era a conoscenza della loro presenza in zona.
Non attivano i bollettini, quindi nessuno paga e nessuno ovviamente incassa.
Se non coperti dal sevizio, queste persone non hanno nemmeno accesso alla differenziata, finendo per buttare i loro rifiuti nelle aree limitrofe dove sorge ancora qualche cassonetto aumentando i cumuli di indifferenziata per strada.
Rifiuti di Roma, il silenzio dei cittadini
Il passaggio dalla richiesta di residenza a quella di copertura del servizio dei rifiuti non è automatica. Il calcolo degli importi della Tari varia dalla metratura ai componenti della famiglia, pertanto va fatta una richiesta specifica di attivazione.
Ora, incrociando i dati in possesso a Municipi e Ama bisognerà capire quanto è grave l’ammanco, sebbene una prima stima si attesti a 150 mila mancate utenze per un buco di 60 milioni di mancati introiti. 60 milioni cui si aggiungono le bollette emesse e non pagate, per un valore di altri 150 milioni all’anno.
Intanto la città è sommersa dai rifiuti, le centinaia di segnalazioni che arrivano continuamente paiono cadere nel vuoto. Ama deve fare i conti con le questioni sindacali con l’entrata in vigore del nuovo accordo sul lavoro domenicale che servirebbe ad aumentare i netturbini operativi nei weekend, e con i mezzi fermi o insufficienti.