Roma, emergenza smog: flop delle targhe alterne?
A Roma Il limite giornaliero delle polveri sottili fissato per le Pm10 a 50 ug/m3 è stato superato ieri in 10 centraline su 13
Le targhe alterne aiutano, ma non risolvono il problema: lo smog continua ad attanagliare Roma e la Capitale di Italia rimane in stato di emergenza.
Nonostante i provvedimenti adottati nelle ultime settimane, dallo stop permanente ai veicoli più inquinanti all’interno della fascia verde fino alle targhe alterne, i valori delle Pm10 rimangono “fuorilegge”. E, secondo il bollettino giornaliero fornito da ARPA Lazio, erano “fuorilegge” anche ieri, giorno in cui i romani sono stati obbligati a circolare a targhe alterne per il secondo giorno di seguito.
Proprio ieri, infatti, il limite giornaliero delle polveri sottili è stato superato ieri in 10 centraline su 13. Si tratta di un limite che, dalla legge, è stato fissato per le Pm10 a 50 ug/m3. Le zone maggiori che ieri, a Roma, hanno fatto registrare limiti superiori ai consentiti sono state: Preneste (68), Francia (58), Magna Grecia (55, nonostante in questo caso sia diminuito rispetto al precedente valore di 56), Cavaliere (68), Fermi (51), Bufalotta (60, in aumento rispetto al precedente 59), Cipro (54, in diminuzione rispetto al precedente 57), Arenala (52, in diminuzione rispetto al precedente 58).
Le criticità più forti permangono per la zona di Cinecittà (dove ieri la centralina è scesa da 92 a 89) e di Tiburtina (dove si è passati da 76 a 69). Meglio va invece a Villa Ada (50 contro i 53 del giorno precedente), Malagrotta (49) e Guido (37).
Intanto il Campidoglio ha deciso di consentire anche oggi ai cittadini di poter usufruire dei mezzi pubblici con un’agevolazione tariffaria, così da disincentivare l’utilizzo del mezzo privato. La tariffa agevolata, introdotta in via sperimentale, consente di poter circolare per l’intera giornata con un unico biglietto da 1,50 euro.