Roma, esplode la rabbia dei tassisti: ricorso al Tar contro la nuova Ztl
Sono circa 650 i tassisti che hanno presentato ricorso al Tar per opporsi alla nuova Ztl, delibera già approvata in giunta
L’introduzione della nuova Ztl Fascia Verde nella Capitale ha creato non poche polemiche. Il nuovo provvedimento targato Roberto Gualtieri, che punta a tagliare le gambe alle automobili ritenute più inquinanti, ha visto la sollevazione da parte dei cittadini romani che, in sostanza, dovranno cambiare vettura. Ma non finisce qui: a bussare infatti alle porte del Campidoglio sono anche i tassisti. Circa 650 operatori possiedono vetture Euro 4 diesel e, senza modificazioni o proroghe specifiche, anche loro a partire dal 1o novembre non potranno circolare all’interno della Fascia Verde.
Il ricorso al Tar del Lazio
L’associazione tutela legale taxi ha fatto prontamente ricorso al Tar del Lazio per opporsi alla delibera. Per i tassisti romani il provvedimento “prevede proroghe e deroghe al servizio pubblico di linea e non a quello non di linea”.
Il portavoce dei tassisti Alessandro Genovesi ha così continuato: “Quella del Campidoglio sarebbe una discriminazione pesante e causerebbe un danno sia per l’utenza che per i lavoratori. Dopo una crisi come quella portata dalla pandemia, i tassisti non hanno la forza economica di cambiare la macchina con la quale lavorano”. A luglio, in ogni caso, i magistrati amministrativi del Tar del Lazio si pronunceranno sul ricorso presentato.
Il malcontento dei romani
Sono oltre 100mila i cittadini romani che, tramite petizioni online e raccolte firme sui territori, hanno espresso la loro contrarietà relativa all’installazione dei nuovi varchi. A questi, ora, si aggiungono anche i tassisti pronti sul piede di guerra per contrastare il provvedimento preso dalla giunta capitolina.
Intanto il primo cittadino delle Capitale, assieme agli assessori all’Ambiente e alla Mobilità Alfonsi e Patanè, sono a lavoro per ricucire le distanze e trovare un compromesso nel disperato intento di trovare una soluzione. Sembra sempre più imminente un passo indietro rispetto alla delibera approvata in giunta anche perché i No Ztl si stanno già mobilitando per organizzare nuove proteste di piazza.
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