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Roma, Esplosione in Centro, davanti Ufficio Poste. “Azione dimostrativa”

“E’ un’azione dimostrativa, perché l’ordigno è stato collocato in un posto di pubblico interesse e i danni sono contenuti”

Esplosione questa mattina a Roma nella zona di viale Aventino, vicino all’ufficio postale all’incrocio con via Marmorata. Nessuna persona sarebbe rimasta coinvolta nella deflagrazione, che avrebbe danneggiato soltanto un automobile. Al momento, comunque, nessuna ipotesi è esclusa. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del fuoco e gli artificieri.

Stando alle prime informazioni diffuse dalla questura, si tratterebbe di un “ordigno rudimentale” esploso “in via Marmorata, collocato tra due autovetture in sosta, nel parcheggio delle Poste”, quasi all’incrocio con viale Aventino a Roma. “L’area è stata delimitata e sul posto sono intervenuti gli artificieri e i cani Atf per le bonifiche. Polizia scientifica sul posto per i rilievi di competenza”.

Le esplosioni sono state due. La prima però è stata ‘tranquilla’, la seconda decisamente più importante, verso le ore 9. Fortunatamente non c’erano persone in giro, solo una signora che era vicino la Posta e che si è molto spaventata”. A parlare all’agenzia Dire è il ragazzo che lavora al chioschetto di largo Manlio Gelsomini, proprio a ridosso delle Poste. Gli artificieri hanno però specificato che si è trattato di una sola bomba che che ha prodotto due esplosioni distinte e di diversa intensità.

E’ un’azione dimostrativa, perché l’ordigno è stato collocato in un posto di pubblico interesse e i danni sono contenuti“. Lo ha detto il responsabile ufficio protezione generale e soccorso pubblico della Questura di Roma, Massimo Improta.

“Per quello che si vede a terra si è trattato di un ordigno rudimentale ma costruito con ignegno- ha spiegato Improta- perchè pur utilizzando attrezzature non nate per esplosivi, è stato assemblato non casualmente proprio per questo motivo”.

Pista anarchica? “Mi sembra prematuro parlare di piste. Ci sono parecchi aspetti da valutare, a partire dal luogo e dall’obiettivo”.

“La testimonianza che abbiamo raccolto- prosegue il responsabile della questura- parla di un doppio scoppio ma non si tratta di due esplosioni, ma del medesimo ordigno che nell’innescare il liquido infiammabile ha avuto una piccola prima esplosione. Non era un congegno radiocomandato, ma c’era un temporizzatore”.

“L’ordigno rudimentale è stato rinvenuto tra due auto in sosta in un posto auto scoperto- ha aggiunto Improta- Si tratta del parcheggio riservato alle Poste, ma non riteniamo ci sia stata la volontà di colpire qualcuno. E’ un’azione dimostrativa”.

 

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