Prima pagina » Cronaca » Roma est si mobilita contro il degrado

Roma est si mobilita contro il degrado

Venerdì una fiaccolata dei residenti per sollecitare l’attenzione sul campo nomadi di Quintiliani

‘Padroni a casa nostra… Insieme si può’: a sostenerlo è il Comitato Beltramelli-Meda, guidato da Fabrizio Montanini.

"In questi giorni abbiamo raccolto numerose firme allo scopo di realizzare una petizione popolare per porre fine al degrado del quartiere"  –  dichiara  Montanini, presidente del Comitato Beltramelli-Meda. Tra le proposte del Comitato c’è, prima di tutto, “l’immediato sgombero del campo nomadi e la riqualificazione dell’area interessata attraverso la creazione di un orto urbano di gestione cittadina o l’adibizione a un’area cani attrezzata”.

La causa principale di degrado della zona, sostengono coralmente i residenti, sarebbe proprio il campo nomadi limitrofo alla stazione metro Quintiliani. E non solo. “Il problema è ben più ampio, la concentrazione dei  campi nomadi nella periferia est di Roma è massiccia”  –  spiega Montanini. In particolare l’insediamento Quintiliani, più di altri, sembra aver conquistato l’antipatia dei cittadini. “Da tempo quel luogo è fonte di malcontento popolare per l’aumento del numero di furti e rapine, come accaduto a una ragazza romana che il 24 agosto scorso è stata rapinata da due nomadi del campo, poi fermati dalle forze dell’ordine nei pressi di Villa Borghese”  –  racconta Montanini che ha provveduto a segnalare il disagio alle istituzioni. Queste ultime, “come già successo il mese scorso, avevano assicurato ai residenti del quartiere che lunedì 6 ottobre sarebbe stato rimosso il campo nomadi di Quintiliani, –  prosegue il presidente del Comitato  –  Ad oggi, però, nessuna azione di sgombero dell’insediamento abusivo è stata effettuata”.

Così, per denunciare l’indifferenza dell’amministrazione, è stata organizzata una fiaccolata. L’appuntamento, fissato per questo venerdì, ore 18, in largo Beltramelli, è rivolto a “tutti i sostenitori della nostra battaglia, i giornalisti, i politici di tutti gli schieramenti e tutte le organizzazioni di cittadini, in particolare il residente Comitato di Quartiere Largo Beltramelli  –  conclude Montanini, ricordando che  –  L’unica bandiera ammessa all’evento è quella tricolore”.

Sollecitati dalla denuncia del Comitato, abbiamo deciso di fare un giro in metro. Arrivati a Quintiliani, senza sorpresa, siamo stati assaliti dal fetore dei cassonetti traboccanti e dalla sporcizia. Ci sono persino delle piccole discariche sparpagliate lungo il percorso pedonale che dalla metro conduce all’Ospedale Pertini. Poi, a soli 100 metri dalla fermata, proprio come diceva Montanini, il famigerato accampamento: baracche, lamiere, fumi grigi che si levano al cielo e un tappeto di spazzatura. Tutto intorno vegetazione incolta e desolazione. Così, il grido della periferia est si unisce a quello del resto della Capitale. Dalla centralissima zona di Colle Oppio, il cui parco pullula di mini accampamenti, passando per edifici pubblici come la Facoltà di Ingegneria di RomaTre, dove i nomadi si introducono abitualmente, sino alla metro Quintiliani. L’avanzata del degrado sembra non risparmiare niente e nessuno.

*Il Comitato Beltramelli-Meda è anche su Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/groups/1467120140221595/?fref=ts; Foto da Facebook

Lascia un commento