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Roma, estorsione con metodo mafioso ai danni di un ristorante di Ostia

Sotto lente di ingrandimento due episodi avvenuti nell’ultimo anno e mezzo. Al lavoro i Carabinieri e la DDA

Alle prime luci dell’alba, un’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia ha portato all’arresto di due persone accusate di tentata estorsione e incendio aggravati dal metodo mafioso. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) capitolina, che ha seguito da vicino il caso.

Due gli episodi sotto osservazione

L’indagine ha avuto inizio dopo una serie di episodi di intimidazione denunciati dai titolari di un ristorante di Ostia, che hanno visto la loro attività diventare bersaglio di pressioni criminali finalizzate all’estorsione. I fatti risalgono al settembre 2023, quando la saracinesca del locale è stata incendiata durante le ore notturne, un chiaro segnale intimidatorio per spaventare i proprietari e piegarli alle richieste estorsive. Questo atto non isolato è stato seguito da un altro episodio violento avvenuto a maggio 2024: in quell’occasione, i due indagati avrebbero fatto irruzione nel ristorante durante l’orario di apertura serale, aggredendo verbalmente i dipendenti e causando danni a un infisso del locale.

Le modalità con cui i due uomini avrebbero agito sono considerate dagli inquirenti una prova della presenza di dinamiche mafiose, mirate a esercitare un controllo del territorio e a imporsi attraverso la paura. Le accuse di tentata estorsione e incendio sono state infatti aggravate dall’applicazione del metodo mafioso, una circostanza che aggiunge gravità alle accuse e sottolinea la determinazione con cui la DDA di Roma intende contrastare le attività estorsive sul litorale laziale, spesso vittima di pressioni e intimidazioni da parte di gruppi organizzati.