Roma, Festa del Cinema: Ozon non tradisce, carnage familiare peruviano e un’Amélie italiana
Alla Festa del Cinema di Roma arriva il primo weekend con alcune opere interessanti e lo spirito agrodolce del grande raduno familiare
Ozon non tradisce, carnage familiare peruviano e un’Amélie italiana.
La 3ª giornata della Festa: Eté 85
François Ozon fa cinema con un eclettismo che può spiazzare, senza mai ripetersi: in questo Eté 85 (Estate ’85) racconta con uno stile diremmo, appunto, anni ’80, la storia di un incontro, breve intenso e drammatico, fra due giovanissimi in una località balneare della Normandia. Uno dei due, David, è invaso da una voglia di vivere, di bruciare esperienza, che non poteva non conquistare il tranquillo ma curioso Alexis, che trova in lui l’amico da sempre sognato, e anzi la porta verso una dimensione diversa e finora ignorata della vita, in cui l’amicizia fatalmente sconfina in qualcos’altro e accende fuochi capaci di bruciare ogni cosa.
La storia è annunciata sapientemente, centellinando gli indizi su cosa sia realmente successo: c’è una tragedia, una morte apparentemente procurata, un accusato, ma solo a poco a poco ne capiamo i retroscena e anche la dinamica. Suggestivamente girato su pellicola (e si vede, e gli dà quel tocco di passato) in una cittadina turistica della Normandia, fra alte scogliere bianche, file di cabine dai colori pastellati. Molto pittorico, anche grazie a una sapiente fotografia. Le scoperte della giovane età, il mistero della morte, le differenze acquattate all’ombra di un’apparente sintonia.
Le migliori famiglie
Non sappiamo se il peruviano Las mejores familias (Le migliori famiglie) approderà sugli schermi italiani. Se accadrà, potrà divertirvi questo esercizio di stile su un tema che ha più volte solleticato il cinema: quello agrodolce del grande raduno familiare che, iniziato fra abbracci, sorrisi e battute, va via via smottando verso un disvelamento, una resa dei conti, che mette tutto sottosopra. Solo che, mentre da un Festen o da un L’eredità, o da I segreti di Osage County si esce con le ossa rotte, qui il tutto è in salsa latinoamericana, più propensa al riso – anche se amaro – che al dramma.
Sul più bello
Chi ha Amazon Prime Video potrà vedere presto questo curioso, riuscito film italiano: Sul più bello, in cui Marta, una ventenne, classificabile bruttina, soffre dalla nascita di una rara malattia genetica. Ma tutto questo non la trattiene dal puntare – contro ogni probabilità – “molto in alto”, cioè allo studente e sportivo più bello ricco e desiderato incontrato a una festa, Arturo. E lo fa alla sua maniera, con inventiva, ironia e la sua disarmante spontaneità.
Il film è sicuramente tributario di opere che lo hanno preceduto. Prima fra tutte Il favoloso mondo di Amélie, di cui il nostro ricorda il taglio, la fotografia, lo spirito, il linguaggio. Ma anche Il diario di Bridget Jones e, in un certo senso, la serie Fleabag: in tutti questi l’eroina è un libro aperto, mostra allo spettatore tutta la sua vulnerabilità, i suoi retropensieri ma, anche, i suoi punti di forza vincenti.
Ambientato in una Torino ripresa in modo suggestivo, Sul più bello ha della fiaba, e come una fiaba suggerisce alcune piccole grandi verità: la bellezza non si accontenta di una maschera di plastica; quel certo modo di parlare, di fare, quello che hai in testa e nel cuore (se ci hai qualcosa), la capacità di sorprendere, di divertire… Tutto questo infine fa bellezza, ti può cambiare i connotati. E qui aggiungeremmo che la protagonista, Ludovica Francesconi / Marta, a parte tutto, una sua carica sexy ce l’ha, e lo sa.
Selezione Ufficiale
ETE’ 85
film, FR 2020, durata 100’. Regia: François Ozon.
Selezione Ufficiale
LAS MEJORES FAMILIAS
film, Perù Colombia 2020 2020, durata 99’. Regia: Javier Fuentes-León
Alice nella Città
SUL PIU’ BELLO
film, Italia 2020, durata 87’. Regia: Alice Filippi. Distribuzione: Amazon Prime Video
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