Roma, finisce tregua sugli sfratti: Movimenti tornano in piazza
I movimenti incontrano il prefetto Pecoraro, che però “non ha dato nessuna garanzia”
E' scaduta la tregua natalizia sugli sfratti e all'orizzonte sembra stagliarsi solo l'immagine della ripresa delle ostilità. Una delegazione dei movimenti per il diritto all'abitare è stata ricevuta nel pomeriggio dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che però "non ha dato nessuna garanzia" sul fatto che possano essere evitati gli sfratti fermati a cavallo di Natale.
"Sulla questione degli sfratti riprenderemo le iniziative", ha raccontato un esponente dei movimenti all'agenzia Dire, "dal 15 al 22 gennaio ci rimetteremo in moto con l'idea che il 20 sia il giorno centrale", con la possibilità di blocchi stradali. I movimenti avevano provato anche a mettere sul tavolo l'imminente approvazione della delibera regionale che prevede un piano straordinario per l'emergenza abitativa, soprattutto a Roma, per provare a scongiurare gli accessi nelle abitazioni da sgomberare ma Pecoraro su questo "non risponde".
All'inizio della prossima settimana il provvedimento a firma dell'assessore alle Politiche abitative, Fabio Refrigeri, dovrebbe passare al vaglio dell'Esecutivo e a quel punto Pecoraro si è impegnato a convocare un tavolo "per capire come questo testo 'cala' nella situazione attuale, come affronta la questione delle occupazioni e la realtà complicata dell'emergenza abitativa romana".
La prossima dovrebbe anche essere la settimana del decreto Lupi, sempre sulla casa: "Il prefetto sta provando a porre sul tavolo del Governo la questione delle abitazioni degli ex enti previdenziali, ricordando la sentenza del Consiglio di Stato e cioè che quegli enti, seppur privatizzati rispondono ancora alla vecchia missione di calmiere dei prezzi. Non possono diventare strumenti di profitto tout court".
Inoltre Pecoraro "sta spingendo perché la questione degli sfratti non venga abbandonata. Tutelare le morosità incolpevoli secondo lui è importante e il Governo deve farsene carico, perché finora la questione è legata a un intervento che riguarda soprattutto meccanismi su chi oggi diventa moroso e non su chi già ha uno sfratto sulle spalle".
E anche dopo l'approvazione del decreto in Cdm "ci ha detto che bisogna costruire le condizioni durante i due mesi di conversione in legge, se ci sono modifiche da fare al testo".
Non si è parlato solo di casa nell'incontro ma anche di accoglienza: "Il prefetto- hanno concluso i movimenti- sta costruendo un momento di confronto con l'assessore Cutini per fare chiarezza sulla questione dei centri di accoglienza a Roma, che in molti casi ricevono soldi pubblici senza assolvere del tutto ai loro compiti".