Roma, Flavio Briatore e le multe per i fiori di Crazy Pizza in via Veneto
Nel caso specifico di via Veneto, i regolamenti stabiliscono criteri particolarmente rigorosi, dati l’importanza della strada e il suo valore simbolico per la città di Roma
Roma è costantemente impegnata nel difficile compito di mantenere un equilibrio tra l’eleganza del suo centro storico e il rispetto delle norme di decoro pubblico. Il recente scontro tra Flavio Briatore e il Comune di Roma, legato all’allestimento di fiori all’esterno del suo ristorante in via Veneto, ha riacceso il dibattito su cosa significhi, in concreto, garantire il decoro urbano nella capitale.
Cosa significa decoro pubblico a Roma?
Le norme che regolano l’arredo urbano e il decoro pubblico a Roma sono stringenti, specialmente nelle aree di pregio come il centro storico. Via Veneto, una delle vie più famose e simboliche della capitale, gode di uno status particolare. Non solo è un’icona della Dolce Vita romana, ma rappresenta anche un’area protetta dal punto di vista architettonico e culturale. Questo implica che qualsiasi intervento esterno, dall’installazione di luci decorative agli arredi esterni di bar e ristoranti, debba essere conforme a norme molto precise, stabilite dal Comune e dai regolamenti locali.
Gli arredi e gli addobbi devono rispettare un determinato standard estetico e funzionale, garantendo che non ci siano elementi considerati fuori contesto o potenzialmente disarmonici con l’ambiente circostante. Queste regole, purtroppo, spesso si scontrano con l’idea di eleganza o creatività che molti imprenditori, come nel caso di Briatore, desiderano esprimere per valorizzare le proprie attività.
Il caso di via Veneto: una multa per i fiori
Nel caso del ristorante Crazy Pizza di via Veneto, la multa è scattata a seguito di un controllo dei vigili del I gruppo, che hanno rilevato la presenza di fiori finti, ritenuti non conformi alla normativa sugli allestimenti esterni. La multa di 212 euro si inserisce in un quadro più ampio di sanzioni che il locale ha accumulato negli ultimi due anni, raggiungendo un totale di 3.500 euro per diverse irregolarità.
Per Briatore, questi fiori rappresentano un segno di bellezza e eleganza, parte integrante dell’immagine del suo ristorante e coerenti con lo stile che il marchio propone a livello internazionale. Tuttavia, il Comune ha ritenuto che questi addobbi non rispettino le linee guida imposte per la preservazione del decoro in una delle aree più storiche e turistiche della città. La tensione tra l’estetica personale e le norme pubbliche è evidente: da una parte l’imprenditore vede un elemento distintivo, dall’altra l’amministrazione cittadina sottolinea l’importanza del rispetto delle regole per preservare l’armonia urbana.
La regolamentazione degli allestimenti esterni
Secondo la normativa in vigore, gli allestimenti esterni dei locali pubblici, soprattutto nelle aree centrali e di particolare interesse storico, devono rispettare specifiche regole per garantire un’estetica coerente con il contesto urbano. Questo include la tipologia di materiali utilizzati, le dimensioni e la disposizione degli arredi, e persino il tipo di decorazioni che possono essere installate. Le linee guida mirano a evitare l’eccessiva personalizzazione degli spazi pubblici, che potrebbe compromettere il carattere storico e monumentale di determinate zone.
Nel caso specifico di via Veneto, i regolamenti stabiliscono criteri particolarmente rigorosi, dati l’importanza della strada e il suo valore simbolico per la città di Roma. Elementi come luci, ombrelloni e fiori, anche se apparentemente innocui, devono essere approvati dalle autorità competenti. L’obiettivo è quello di garantire un’armonia visiva e funzionale che non disturbi il paesaggio urbano.
Le sanzioni e le conseguenze
Il ristorante di Briatore non è il primo a essere sanzionato per la non conformità degli allestimenti esterni. Altri locali della movida romana, come il noto ristorante La Zanzara nel quartiere Prati, hanno ricevuto sanzioni simili per l’installazione di addobbi luminosi e decorazioni fuori stagione. Anche in quel caso, le regole sono state applicate con fermezza, a dimostrazione del fatto che le norme sul decoro non fanno sconti, neanche ai locali più rinomati.
Nel caso in cui il Crazy Pizza non rimuova i fiori, scatterà una seconda diffida da parte delle autorità, con la possibilità di ulteriori interventi più drastici. Se il locale dovesse continuare a non ottemperare, la municipale potrebbe addirittura procedere allo smantellamento degli allestimenti non conformi, addebitando le spese direttamente al ristorante. Una procedura che potrebbe richiedere circa 20 giorni.
L’importanza delle regole nel contesto urbano
La presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, ha ribadito un concetto fondamentale: “Le regole valgono per tutti e sono uguali per tutti”. Il rispetto delle norme sul decoro pubblico non è solo una questione di burocrazia, ma una necessità per preservare il patrimonio culturale e storico della città. Roma è una capitale che vive di turismo, arte e storia, e la gestione dello spazio pubblico deve riflettere questa sua unicità.
Le norme sul decoro pubblico sono strumenti indispensabili per garantire che le attività commerciali non trasformino le strade della città in una vetrina di stili ed elementi che potrebbero snaturarne l’immagine storica. Ma se dovessimo veramente applicare questa semplice e ragionevole norma, ce ne sarebbero di interventi da fare nella Capitale prima di sanzionare Briatore.