Roma, guidiamo tutti col telefono in mano. Vergogniamoci
La guida al cellulare è tra le cause maggiori di incidente stradale eppure pare impossibile scardinare questa abitudine
Roma, guidare al telefono è oramai una costante per tutti, sono in pochi a rispettare la legge.
La ragazza alla guida dello scooter, con una mano tiene il cellulare a “paletta” per ascoltare il messaggio, noncurante del traffico cittadino e dei clacson delle auto, costrette a fare delle vere e proprie gimcane per evitare il mezzo a due ruote.
A un certo punto con l’arto che stringe il telefonino fa un gestaccio con le dita indirizzato agli automobilisti e svolta a sinistra noncurante dell’accaduto. E’ uno dei tanti episodi di malcostume motoristico che in ogni città italiana si ripetono quotidianamente.
Tutti al telefono! Pedoni, ciclisti, automobilisti, motociclisti e gente in monopattino. Purtroppo è un abitudine che una buona parte degli italiani non riescono a togliersi.
Attimi, minuti, ore al telefono mentre sono alla guida di un qualsiasi mezzo. A questo si devono aggiungere anche gli autisti delle aziende di stato, i servizi pubblici, e molti altri che magari hanno pure un ruolo ufficiale nella pubblica amministrazione e che “forse” dovrebbero dare il buon esempio. Ma tant’è.
La droga elettronica da cui tutti dipendiamo
Una sorta di droga elettronica collettiva che ci rende dipendenti dallo smartphone e dai suoi “indispensabili” servigi. E dire che le sanzioni ci sono.
Recita il Codice della strada: Chi viola il divieto di usare il cellulare alla guida di un veicolo, con allontanamento anche di una sola mano dal volante, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 165 a 660 euro e la perdita di 5 punti patente.
Non sarebbe poco in fin dei conti, ma a molti una sanzione del genere non mette certo paura. Provate a fare un giro in auto o a passeggio e contate in pochi metri di strada quante persone, quasi ipnotizzate stringono il telefono all’orecchio o lo tengono in mano ad ascoltare i messaggi ricevuti.
Anche i pedoni, sbucano all’improvviso dai cigli delle strade e parlano, parlano, attraversando senza guardare e mettendo a rischio la propria integrità fisica. In bicicletta contromano in curva e al telefono, un’immagine che oramai fa parte del paesaggio cittadino italiano; auto impazzite che zigzagano perché l’autista è impegnato in una irrinunciabile conversazione telefonica.
“Sai”, “io col cellulare ci lavoro” mi disse un giorno un automobilista che per poco non m’investiva. Risposi: “Quindi prima dell’invenzione del telefonino eri disoccupato?”
Mi mandò a visitare un paese; per dirla elegantemente.
Guidare col cellulare, le leggi e le proposte italiane
Negli USA in ben 37 stati, è vietato toccare il telefono quando si è alla guida. E li di sicuro non si scherza vista la presenza capillare delle forze dell’ordine sulle strade americane, qui da noi ci provarono, in clima elettorale, i “Cinque Stelle” paventando il ritiro della patente immediato in caso d’infrazione.
Ma una volta al governo, l’idea si “smarrì” nei meandri della burocrazia parlamentare italiana. Ora è tornato alla carica il Ministro dei trasporti Salvini, che statistiche alla mano (nel 2020 ben 396 persone sono decedute in seguito a incidenti che sono stati provocati dall’uso scorretto del telefono) ha chiesto, oltre che all’aumento delle sanzioni pecuniarie anche uno stop immediato per chi guida con il telefonino in mano.
Di certo c’è che, attualmente, la situazione sulle strade italiane è tragica. Oggi le automobili sono diventate molto piu’ difficili da gestire, visto il numero impressionante che solcano le nostre strade.
2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita.
Dovremmo riflettere su questi dati e prima di accendere il motore, interrogarci se veramente siamo in grado di muoverci in sicurezza. Sia da un punto di vista personale che collettivo.
Massimiliano Burri