Roma, i medici insorgono: “Da eroi a decurtati della pausa pranzo”
Roma, i medici insorgono perché dopo essere stati definiti “eroi” per mesi, non solo non vengono sostenuti ma anche privati della pausa pranzo
Roma, i medici insorgono. Dopo essere stati definiti per mesi “eroi” o appellati con altre medaglie retoriche, si vedono decurtati della pausa pranzo di dieci minuti dopo sei ore di lavoro. Ai micorfoni di Radio Cusano Campus ha parlato Giuseppe Ferraiuolo, segretario aziendale Anaao Asl Roma 2 per spiegare le ragioni di questo scontento. Stanno infatti protestando i sanitari degli ospedali Sandro Pertini e Sant’Eugenio.
Medici insorgono, le parole di Ferraiuolo
“Siamo in protesta perché siamo passati dall’essere gli eroi a decurtare 10 minuti di pausa dopo 6 ore di lavoro. E’ ovvio che questo abbia generato un senso di disagio. Questa pausa deve rientrare in una norma che al momento il contratto lascia ad una trattativa. Ma è sembrato eccessivo anche l’atteggiamento di chiusura, nel dire che non si torna indietro.
A nostro giudizio quella pausa va inserita nella pausa mensa. Abbiamo deciso con tutte le altre sigle sindacali di manifestare e ovviamente non finirà qui. La sensazione è piuttosto sgradevole. Tuttora c’è un livello di attenzione enorme del personale rispetto al problema.
E’ una nota stonata che si inserisce in un momento in cui il personale sanitario ha bisogno di recuperare quello che gli è stato tolto in questi anni. 10 minuti al giorno diventa una settimana di lavoro l’anno non retribuita. Il contratto non dice come normare questa pausa. Bisogna sedersi e parlare, non ci possono essere decisioni unilaterali, altrimenti si deve andare davanti ai magistrati per stabilire chi ha ragione. In questo momento avevamo bisogno di un gesto di apertura, dialogo e solidarietà”.