Roma, il Campidoglio dice stop a licenze alimentari in centro
La licenza per laboratori artigianali all’aperto, consente a chi la possiede di vendere pizza al taglio, panini e kebab
Una stretta, anzi un vero stop da parte del Campidoglio di Roma al rilascio di licenze per laboratori artigianali alimentari all’aperto in centro. La licenza per laboratori artigianali all’aperto, consente a chi la possiede di vendere pizza al taglio, panini e kebab.
La decisione arriva al termine di una lunghissima riunione alla Camera di Commercio di Roma, cinque ore di discussione dopo le quali il presidente della commissione Commercio Andrea Alemanni, in assemblea capitolina ha annunciato: “Subemenderò l’emendamento che attiene alla norma transitoria in modo tale che il divieto di aperture, previsto per tre anni per i minimarket, cioè gli esercizi di vicinato, permanga anche per i laboratori artigianali fino al 31 dicembre, ferme restando le prescrizioni sui trasferimenti”.
L’ok per il trasferimento verso il centro per le attività di consumo alimentare dovranno essere subordinate a due precise regole: sarà necessario un locale di almeno 100 metri quadri, che scende a 80 nel caso di laboratori artigianali, e in ogni caso andrà garantito almeno un bagno a disposizione dei clienti.
Roma, le licenze alimentari in centro e le proteste dei residenti
Questo stop non è una novità, si tratta di una proroga di sei mesi a quello vigente e che era in scadenza in questi giorni. Una buona notizia per i residenti che nell’ultimo periodo hanno spesso manifestato la loro frustrazione di fronte agli innumerevoli disagi dovuti all’accumularsi di rifiuti, rumore ed episodi di movida violenta.
Nel piano decoro di Gualtieri la data da centrare è quella del primo gennaio 2024, quando nelle intenzioni del Comune si arriverà ad un piano con gli indici di saturazione relativi a ciascun quartiere della Capitale. Questo consentirebbe la concessione di licenze e nuove aperture solo dove gli spazi lo rendano ancora possibile.
Per il momento Roma registra un congestionamento degli esercizi commerciali a scopo alimentare, lo studio è del 2022, nei quartieri di Monti, Trevi, Parione, Esquilino e Castro Pretorio, ma resta del tutto evidente che ad oggi la situazione è satura in molti altri quartieri.
Favorevoli alla proroga anche le opposizioni di Azione e Movimento Cinque Stelle.
*foto di F.Vergovich