Roma, il consiglio comunale dice no al taglio degli stipendi
Votate 2 mozioni all’unanimità: mantenuta l’indennità di sportello all’ufficio anagrafe
Dal Campidoglio una nuova conferma: no ai tagli degli stipendi dei dipendenti comunali. Dopo la trattativa tra i sindacati e il vicesindaco Nieri, anche il Consiglio Comunale vota 2 mozioni a salvaguardia dei salari dei dipendenti (per i livelli C e D), e dice no ai tagli dell’indennità di sportello (in origine definita indennità di disagio, poi accomunata a quella dei Municipi) all’ufficio anagrafe.
La mozione, a firma dei consiglieri Orlando Corsetti (Pd) e Daniele Frongia (M5S) chiede all’amministrazione di impegnarsi a non decurtare nessuna indennità salariale. L’atto ha incontrato il favore di tutti: nessun ostracismo, 38 voti a favore.
Una mossa dovuta, viste le agitazioni dei dipendenti, che si sono detti pronti a bloccare la macchina amministrativa e che per oggi, 14 febbraio, avevano programmato un’assemblea in Campidoglio per far valere le proprie ragioni: “I nostri stipendi non devono essere materia di contrattazione”. Soprattutto se si considera che il contratto dei dipendenti comunali non viene aggiornato dal 2009 e che togliere l’indennità di sportello vuol dire sottrarre risorse al territorio, già gravato dalla lentezza della burocrazia.