Roma, il presidente Marcello De Vito è stato arrestato per corruzione
Il presidente dell’Assemblea capitolina avrebbe percepito mazzette dal costruttore Luca Parnasi
Il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito, è stato arrestato. Nelle prime ore del mattino De Vito è stato portato in carcere dai Carabinieri con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Secondo l'accusa, De Vito avrebbe ricevuto, direttamente o indirettamente, da Luca Parnasi elargizioni in cambio della sua promessa di agevolare l'iter autorizzativo del progetto Tor di Valle e di altri impianti sportivi che il costruttore romano avrebbe voluto realizzare nella Capitale. Il nome di De Vito era già spuntato nelle carte dell'inchiesta sullo stadio, quando, insieme all'ex capogruppo di M5S in Campidoglio Paolo Ferrara, aveva “avanzato la richiesta” a Parnasi di sponsorizzare Roberta Lombardi alle ultime consultazioni elettorali.
Ennesima tegola giudiziaria che si abbatte sulla maggioranza pentastellata in Campidoglio, che potrebbe mettere in bilico la Giunta guidata da Virginia Raggi. Dall'inizio del suo mandato, infatti, il sindaco di Roma si è già trovata di fronte all'arresto del suo braccio destro Raffaele Marra, ex responsabile del Personale, dell'ex presidente di Acea, Luca Lanzalone e, contemporaneamente altre 15 persone il 2 aprile rischiano di essere rinviate a giudizio per il sistema illecito che ruotava attorno alla realizzazione dell'impianto di Tor di Valle, tra cui Luca Parnasi, l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio Adriano Palozzi (Forza Italia), il consigliere regionale Michele Civita (Pd), il consigliere comunale Davide Bordoni (Forza Italia) e l'assessore allo Sport del X Municipio Giampaolo Gola (M5S).
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