Roma, il Presidente Mattarella conferisce medaglia d’oro a Willy e onorificenze ai migliori ragazzi del Lazio
L’onorificenza di “Alfiere”, data ai ragazzi di Roma e del Lazio da Mattarella, ha l’obiettivo di premiare gli atti di aiuto e solidarietà verso il prossimo
Il 7 ottobre Sergio Mattarella ha onorato il ricordo di Willy Monteiro Duarte e don Alberto Malgesini con due medaglie d’oro alla memoria. A quella del 21enne ucciso a Colleferro il 6 settembre è andata la medaglia d’oro al Valore civile, mentre alla memoria del sacerdote di Como vittima di una persona in stato di bisogno la medaglia al Merito civile. Nel 2020 e nel 2019 il Presidente della Repubblica ha invece conferito l’onorificenza di “Alfiere della Repubblica”, rispettivamente, a tre ragazzi di Roma e sei ragazzi di tutto il Lazio – fra cui Viterbo, Rieti e Albano Laziale.
Il decreto di conferimento della medaglia a Willy, firmato da Mattarella su proposta della Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, riporta la seguente motivazione. “Con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un’accesa discussione”. L’oro al Valor civile premia, fra gli altri, gli atti di coraggio dei cittadini che si sono esposti in prima persona per proteggere il prossimo contro un imminente pericolo.
L’onorificenza ai ragazzi del Lazio: i tre giovani della Capitale
Il 22 aprile il Presidente della Repubblica ha insignito una ragazza e due ragazzi di Roma di un’altra tipologia di onorificenza che risponde al nome di “Alfiere della Repubblica“. La benemerenza statale, istituita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2010, ha lo scopo di premiare comportamenti altruistici e solidali nel campo culturale, scientifico, artistico, sportivo e del volontariato.
Yuliya Amosava, 17enne di origini bielorusse, è giunta in Italia per curarsi dall’emergenza sanitaria causata dall’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl. La giovane si è integrata sin da subito, a partire dalla classe di quarta elementare che ha iniziato a frequentare al suo arrivo. Al compimento del 16° compleanno, dopo aver frequentato il campo scuola “Anch’io sono la protezione civile”, ha manifestato la volontà di svolgere un corso per entrare nel corpo volontari della Croce Rossa Italiana.
Cosmas Joel Wallbrecher, invece, è un 19enne di origini tedesche e pronipote di un gerarca nazista. Nel tempo, aiutato dalla famiglia, è riuscito a trasformare la verità sull’avo in azioni a beneficio della memoria collettiva. Ancora, il 14enne Pietro Bartoloni si è dimostrato degno dell’onorificenza per aver contrastato il declino cognitivo della nonna Marisa. Sin dalle elementari, il giovane romano ha coltivato assieme all’anziana parente la passione per lo studio grazie all’uso condiviso dell’Ipad. Attraverso lo strumento tecnologico i due hanno potuto arricchire la reciproca comunicazione e svolgere assieme lezioni e compiti.
L’onorificenza di “Alfiere” anche ai ragazzi delle province del Lazio
Il 13 marzo 2019 il Presidente ha promosso “Alfiere della Repubblica” sei giovani di diverse città laziali. Sono Chiara Bordi, Andrea Ciarrocchi e Lucia Ferrante (Viterbo), Luigi Pignoli (Rieti), Angelica Mililli (Roma) e Leonardo Cesaretti (Albano Laziale) i ragazzi che hanno ricevuto il prestigioso titolo.
I sei sono stati oggetto anche del plauso del Presidente della Regione Lazio Zingaretti. “Congratulazioni ai sei giovanissimi della regione Lazio che oggi, assieme a 23 loro coetanei di altre regioni, hanno ricevuto la prestigiosa onorificenza di Alfiere della Repubblica”. A loro “va il mio incoraggiamento a perseverare nella capacità di testimoniare, l’apprezzamento per il loro senso civico, altruismo e solidarietà. Complimenti a tutti, siete un modello da seguire”.