Roma, il teatro Quirino in vendita: può passare ai privati, chiesto l’intervento dello Stato
La proprietà dell’immobile deve rimanere nelle mani dello Stato o di un Ente pubblico, onde evitare il rischio di speculazione di privati
Il mondo culturale di Roma è messo a dura prova: dopo il dibattito sui cinema chiusi e a rischio riconversione commerciale, ora è il Teatro Quirino al centro di una nuova controversia. L’amministratore delegato della società Quirino srl Impresa Sociale, Rosario Coppolino, ha inviato una lettera-appello alle più alte cariche dello Stato, compresi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Nella lettera si chiede un intervento immediato per evitare che la proprietà dell’immobile passi a un privato e per salvaguardarne la funzione pubblica e culturale.
Teatro Quirino, evitare la privatizzazione
Il Teatro Quirino, situato nel cuore di Roma, è un punto di riferimento della scena teatrale italiana. Fondato nel 1871, ha ospitato alcune delle più importanti rappresentazioni del teatro nazionale ed è considerato uno spazio di grande valore storico e artistico. Tuttavia, l’immobile che ospita il teatro è attualmente in vendita, e il rischio concreto è che venga acquisito da un soggetto privato con finalità speculative.
Rosario Coppolino, nella sua lettera, sottolinea che la proprietà dell’immobile dovrebbe rimanere nelle mani dello Stato o di un Ente Pubblico, lasciando invece la gestione delle attività teatrali a un soggetto privato specializzato. La richiesta avanzata al Ministero della Cultura e alla Regione Lazio è quella di esercitare il diritto di prelazione, così da acquisire la proprietà del teatro entro i tempi previsti dalla procedura di aggiudicazione definitiva.
L’iniziativa della Quirino srl Impresa Sociale si inserisce in un più ampio contesto di difesa dei luoghi di cultura a Roma, già segnato dalla mobilitazione del mondo del cinema contro la proposta di legge regionale che punta alla riconversione degli ex cinema in attività commerciali.
Il rischio di una progressiva privatizzazione degli spazi culturali preoccupa operatori e artisti, che temono un futuro in cui i luoghi della creatività e dell’arte vengano sacrificati a logiche di mercato. Se il Teatro Quirino finisse nelle mani di un privato senza un vincolo chiaro sulla sua destinazione d’uso, potrebbe essere stravolto o trasformato in una struttura a scopi commerciali, riducendone il valore culturale e storico.