Roma in bicicletta: la soluzione giusta per i problemi di chi vive nella Capitale
È economica, veloce, non inquina, antistress, fa dimagrire. La bicicletta è un mezzo che aiuta la socializzazione e riduce la litigiosità
La bicicletta è la soluzione giusta per i problemi di chi vive a Roma. È economica, veloce, non inquina, antistress, fa dimagrire, un mezzo che aiuta la socializzazione e riduce la litigiosità. Solo che il Comune dovrebbe incentivare, proteggere e garantire la sicurezza del ciclista.
Stazione della Magliana, ore 7.50 del mattino. Con la sua bici pieghevole il tipo sale a bordo della Metropolitana diretto a Roma Centro. Tutte le mattine la stessa storia. Entrare non è agevole. La folla è tanta e muoversi con borse e bici al traino crea problemi. D’inverno oltre al casco e l’impermeabile, indispensabile, ci sono le complicazioni telefono, documenti, zaino da controllare come ogni volta che ti trovi su un mezzo pubblico affollato.
I viaggiatori non ti amano e gli sguardi di biasimo e di compassione superano quelli di tollerante apprezzamento. Il signor Rossi fa l’informatico vicino al Pantheon e ha deciso di muoversi in città con la bici e i mezzi pubblici. Sarà scomodo ma è la cosa più saggia da fare, se hai la salute e la gioventù che te lo permettono.
La bici per andare a lavorare, una soluzione a tanti problemi
In molti pensano, ed io ero tra questi, che Roma non sia come Ferrara e Parma, città ideali per muoversi in bicicletta, pianeggianti e con una cultura delle due ruote ormai storica. A Roma non mancano salite, sanpietrini e soprattutto non mancano le buche che per un ciclista sono un pericolo molto serio. Si dice ci siano poche piste ciclabili ma non è vero, ce ne sono almeno 200 precostituite e molte te le puoi inventare da solo.
L’uso della bici come mezzo di trasporto privilegiato dovrebbe, secondo me, essere incentivato fortemente dal Comune. Con contributi sull’acquisto del mezzo o detrazioni fiscali, con agevolazioni di qualsiasi tipo negli attraversamenti stradali, parcheggi super protetti, riparazioni. Se aumentassero il numero di quanti si muovono in bici, penso in particolare agli impiegati, agli studenti, agli artisti, agli artigiani, agli sportivi, ai pensionati, la città ne riceverebbe un vantaggio e anche la salute dei suoi residenti.
La bici fa perdere peso facilmente. Si potrebbero lasciar perdere ore spese in palestra e anche diete fastidiose. Vai in bici tutti i giorni a lavoro e il problema si risolve da sé. Pedalare fa bene alla mente e riduce lo stress. Pedalando si pensa, si inventa, si crea. Ci si sente tutt’uno con l’ambiente e la città. Spostandoci in bici evitiamo emissioni di CO2. Il traffico non è più un problema e neanche il parcheggio. Non si rischiano multe e anche questo è un bel risparmio. Ma soprattutto non si spende in benzina, in assicurazioni, in consumo dell’auto: olio, gomme, riparazioni. E soprattutto, credetemi, si arriva puntuali!
Il Codice della Strada c’è per tutti non escluso il ciclista
Importante è seguire le regole del Codice anche con la bicicletta. Non perché siccome si va in bici, pensiamo che il Codice non ci riguardi. La tendenza del ciclista è di poter intraprendere qualsiasi percorso lecito o illecito. Si sente autorizzato a superare da destra, andare contromano, sul marciapiede, in divieto d’accesso… sono tutte cose che solo per il fatto di non essere rintracciabile da una targa, il ciclista abitualmente impara a fare, come suo divertito modo di sentirsi padrone della strada, superiore a quelli chiusi nei barattoli di lamiera.
Non va bene. Se vuole che l’automobilista lo rispetti, anche lui deve rispettare le regole, che servono nella vita civile per vivere tutti meglio. La bici deve avere le luci funzionanti. Quante volte di notte, ti trovi una bicicletta lungo il ciglio stradale all’ultimo minuto, perché sprovvista di luce di posizione posteriore? Non si rende conto che gli altri non lo possono vedere da lontano.
La combinazione bici + mezzo pubblico fa guadagnare tempo
Poter usufruire dell’accesso sul mezzo pubblico con la propria bici fa guadagnare tempo e sicurezza a chi si reca a lavoro. Solo che questi accessi sono consentiti in determinati orari e su certe vetture dei convogli, mentre ritengo che dovrebbe essere un accesso libero e totale. Questo incentiverebbe l’uso della bici. Anche nel caso in cui la pioggia ci sorprenda, la metropolitana o l’autobus possono essere una valida alternativa in aiuto al ciclista.
Ovviamente se la bici è pieghevole questo facilita l’accesso e la permanenza sul mezzo. Ricordo però che all’estero non è raro vedere bici, anche non pieghevoli, sui mezzi pubblici e sui treni locali, per spostamenti quotidiani. C’è chi usa la bici pieghevole per raggiungere la stazione dei treni, salire a bordo del rapido per Firenze e una volta giunto, scende e mette in azione la sua bici per muoversi in città e ugualmente fa per il ritorno a Roma. Non è una soluzione geniale?
Per maggior informazioni sul trasporto delle bici sui mezzi pubblici potete chiedere a Roma mobilità. In treno per il trasporto della bici occorre acquistare un supplemento di 3,5 euro utilizzabile per 24 ore dal momento della convalida oppure un biglietto di seconda classe valido per lo stesso percorso da convalidare prima di salire in treno. Se la bici è trasportata all’interno dell’apposita sacca o è una bici pieghevole opportunamente chiusa, il trasporto è gratuito. Per ulteriori informazioni anche per il trasporto su treni nazionali o internazionali rivolgersi a trenitalia.com.
Il piacere di passeggiare su due ruote in centro
Dal punto di vista dello svago e del paesaggio neanche a dirlo, Roma è l’ideale per essere percorsa su due ruote. Il ritmo da passeggiata è il migliore per godersi parchi, ville e opere d’arte, in giro da soli, con la fidanzata, con la famiglia. Certamente non mancano i pericoli dello stare nel traffico e in un traffico spesso poco ordinato, caotico, nevrotico. Il ciclista viene visto come un intruso, uno che fa perdere tempo, se non proprio vissuto con odio e antipatia. La soluzione a tutto questo è una sola, rispettare il Codice da entrambe le parti e tutto fila liscio.
La Regina Ciclarum collega Roma Nord e Roma sud
Dal centro di Roma potete arrivare al mare attraverso questa pista ciclabile abbastanza sicura. Fino a poco tempo fa questo non era possibile e solo i ciclisti più esperti si addentravano sulle strade trafficate. Le auto che toccano i 110 km/h, l’ingresso nascosto e un tracciato che muta continuamente: questa è la Regina Ciclarum, la pista che collega Roma sud e Roma nord, le due facce della Capitale. Grazie ad un gruppo di volontari che si è rimboccato le maniche e ha praticamente ripulito la prosecuzione della Dorsale Tevere Sud collegando il tratto romano alla ciclabile di Fiumicino nata da poco, oggi è possibile arrivare fino al mare in bicicletta.
L’escursione lungo la ciclabile della Regina Ciclarum è lunga 55 chilometri e parte dalle campagne di Prima Porta per arrivare al mare di Fiumicino.
Il percorso è semplice e non presenta dislivelli notevoli e, chi non è allenato per il ritorno, può sempre decidere di prendere il treno che collega Fiumicino alla Stazione Termini.
La pista ciclabile lungo il Tevere
Prendere la bici e fare la prima escursione è facilissimo. Ce n’è una che è adatta a tutti e semplice da organizzare. Oltre tutto ti consente una visione di Roma dal basso, abbastanza insolita, è la pista ciclabile del lungo Tevere, quella in basso al bordo del fiume, non sul viale alberato. Purtroppo durante l’inverno il percorso viene parzialmente sommerso dalle piene del fiume quindi è utilizzabile solo in primavera ed estate, salvo si dimentichino di renderlo di nuovo agibile.
La pista ciclabile del Tevere è lunga circa 35 km e parte nella zona di Labaro nell’estremo nord di Roma per concludersi nel quartiere di Tor di Valle dal lato opposto della città. Un’altra pista tutta urbana è quella di Monte Mario, forse la più conosciuta. Attraversa tutto il centro storico ed è l’ideale per un turista che sia a Roma per la prima volta o che abbia poco tempo. Certo di corsa non si riesce ad apprezzare nulla, ma sta a voi stabilire tempi e itinerari e possibili fermate. È un percorso di circa 25 km pensato solo per ciclisti, ma a volte invaso da monopattini, carrozzine e pedoni che vagano col cellulare in mano.
Il percorso ciclabile di Monte Mario inizia dal parco dell’Insugherata ed è ben segnalato, costeggia le mura del Vaticano permettendo la vista sul Cupolone e non ha dislivelli. Il periodo migliore per godere di questo percorso è maggio/giugno per il minor numero di ciclisti presente.
Itinerari “fai da te”
Gli itinerari te li puoi fare da te, oppure cercare di farti stimolare da quelli che li hanno già fatti e sperimentati, inserendo deviazioni e cambiamenti secondo i propri gusti. Ci sono diversi siti da komot.com a getyouguide.it che danno delle dritte in proposito. Ne trovi di turistici e di ambientalisti/salutari, nelle pinete, in riva al mare, lungo lago, sull’Appia Antica. Ce n’è per tutti i gusti. Anche Tripadvisor ne segnala 5, in campagna o tra campagna e città. Il più votato è il Sentiero Pasolini, immerso nella natura, si può percorrere anche coi cani, dal centro di Roma fino all’idroscalo di Ostia seguendo il corso del Tevere.
Il giro del Lago di Albano, per esempio, è un percorso semplice e piano cui spesso non si pensa. È una passeggiata panoramica in un anello di 11 km, che parte di fronte al parco giochi che si trova avanti al tunnel parking. L’itinerario viene segnalato come non adatto alle bici da strada.
In città si può fare una escursione in bici che va da Ponte Milvio, alla Pista Tiberina e a quella dell’Aniene passanto per il Parco della Musica. Oppure, in zona Roma sud, partendo dall’Appia Antica, vero museo a cielo aperto, verso il Lago di Castelgandolfo, passando per Ciampino e Marino. Un percorso facile e prevalentemente pianeggiante, non è però adatto alle bici da corsa visto che alcuni tratti presentano la storica pavimentazione a sampietrini. Alla fine dell’Appia Antica un tunnel conduce al lungolago e ad un altro percorso ad anello di 11 km.
Ci sono circa 200 piste ciclabili
Le ciclabili sono circa 200, moltissime dentro Roma, di 1 o 2 km, ma ce ne sono di interessanti dal punto di vista paesaggistico nei dintorni della Capitale, sui castelli, verso i laghi, verso l’interno in direzione Rieti e verso il mare, qualcuna anche ad anello in maniera che si possa tornare alla partenza compiendo il giro. Tantissime sono su asfalto o percorso misto, ciclopedonale o sentiero in terra battuta. Le pendenze sono incredibilmente basse o assenti del tutto, a dispetto del fatto che Roma sta su 10 colli, i 7 della storia più i nuovi, e che è circondata da colline. Questi percorsi hanno per lo più dislivelli contenuti che anche un dilettante in gita può affrontare. Molte superano i 10km e arrivano fino a 90km di percorso segnalato per ciclisti allenati e sportivamente preparati.
Le trovate elencate qui.
La manutenzione della bicicletta e l’arte di viver bene
Come tutte le cose anche la bici ha bisogno di essere mantenuta con un’attenzione quasi quotidiana. A Roma c’è un circuito di Ciclofficine Popolari, autogestite e senza scopo di lucro che fanno capo ad un gruppo su facebook. Per le riparazioni esistono numerosi negozi in città ma anche su youtube si trovano video che spiegano come effettuare riparazioni che non sono complicate. Per le forature il consiglio è sempre quello di portarsi dietro una camera d’aria nuova di scorta ma è utile sapere che a Roma si stanno diffondendo i distributori automatici di camere d’aria 24/7. Il primo a offrire il servizio è il negozio Collalti a via del Pellegrino a Campo de’ Fiori.
Indirizzi utili per il ciclista sono quello di Jump Uber bike, per noleggiare bici elettriche. La guida dei ciclomobilisti.it, la federazione italiana amanti della bicicletta fiab-onlus.it, il numero del noleggio biciclette sul sito 060608.it e inoltre il sito naviki.it, una app gratuita per IPhone e Android che funziona come uno strumento di navigazione per biciclette: permette la registrazione di percorsi e itinerari, calcola tragitti, velocità, chilometri percorsi, ecc.
Eventi a pedali a Roma
Durante la settimana europea della mobilità sostenibile, diverse istituzioni e associazioni propongono iniziative dedicate alla bici. Tutte raccontate anche sul sito europeo.
La Magnalonga – slow tour in bicicletta per il centro di Roma con tappe culinarie. Si tiene in genere a maggio, ma bisogna tenere d’occhio il sito magnalonga.net perché quando si aprono le iscrizioni i posti vanno a ruba. La Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza ha aperto all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica, nell’ex Cartiera Latina, uno spazio con oltre 1.500 tra testi, guide, dvd e vhs dedicati al mondo della bicicletta consultabili gratuitamente. Un progetto dell’associazione Ti con Zero arricchito da laboratori, letture, presentazioni, mostre, pedalate culturali.
Buona pedalata.