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Roma, incendio Ospedale San Pietro Fatebenefratelli: evacuato nosocomio

Le fiamme sono state domate. D’Amato: “Roma con 400 posti in meno nella rete dell’emergenza ha sicuramente una sofferenza”

Dalle ore 5 di questa mattina squadre VVF, autoscale e NBCR, sono impegnate all interno dell Ospedale San Pietro Fatebenefratelli (via Cassia) per le attivita di spegnimento di un incendio che si è sviluppato nei piani interrati. I prodotti della combustione  hanno interessato i piani superiori della struttura ospedaliera. A scopo precauzionale, la zona ivasa  dal fumo è stata evacuata dal personale VVF e dai sanitari. Non risultano persone ferite o intossicate. L’intervento non è ancora terminato, si effettuato ispezioni di bonifica delle aree interessate dalla combustione, mentre si lavora senza energia elettrica. Le cause sono ancora da accertare mentre sono in corso le operazioni di sgombero di circa 400 pazienti.

Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, si trova all’ospedale Villa San Pietro per monitorare le operazioni di evacuazione: “Proseguono regolarmente le operazioni di evacuazione dell’ospedale Villa San Pietro e ci vorranno alcune ore per completare tutte le procedure. Al momento sono stati già evacuati il Reparto di Pediatria, ostetricia, il Pronto Soccorso e terapia intensiva coronarica. Non ci sono feriti e si sta procedendo al trasferimento dei pazienti negli altri ospedali romani che hanno dato la massima disponibilità all’accoglienza. Ringrazio tutti gli operatori dell’ospedale Villa San Pietro che sono stati straordinari, sia i medici che gli infermieri, sin da subito si sono adoperati per aiutare tutti i pazienti”.

Aggiornamento ore 17.40: “Le operazioni per la completa evacuazione dell’Ospedale Villa San Pietro dove dalle prime ore dell’alba si è sviluppato un incendio che ha interessato sia l’impianto elettrico che quello ausiliario sono concluse senza che vi siano stati feriti o intossicati.

L’allarme antincendio è scattato poco dopo le ore 5 del mattino e subito è stata attivata la macchina dei soccorsi con l’apertura dell’Unità di Crisi presso la Centrale Operativa dell’Ares 118. In primo luogo per mettere in sicurezza i pazienti e in una seconda fase scattata dopo le ore 8 del mattino per organizzare l’evacuazione e i necessari trasferimenti.

Un ospedale con 400 posti letto è stato completamente evacuato in piena sicurezza in circa 9 ore. Circa 120 sono stati i pazienti trasferiti con ambulanza in altri ospedali della capitale che con grande spirito di solidarietà si sono allertati mettendo a disposizione strutture e personale per far fronte all’emergenza. I pazienti che erano in condizione di essere dimessi sono stati dimessi.

Erano presenti in ospedale al momento dell’incendio 14 gestanti a termine gravidanza e 9 neo mamme con i loro neonati. Le operazioni di trasporto dei pazienti sono state possibili grazie alla disponibilità dei mezzi dell’Ares 118, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, della Polizia e dei Carabinieri”, così in un comunicato la Regione Lazio.

“Si è messa in moto la grande macchina dell’emergenza – ha commentato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Tutti i pazienti sono stati ricollocati in altri ospedali e non c’è stato alcun ferito. Voglio ringraziare tutti gli operatori sanitari del 118, la Polizia, i Carabinieri, Vigili del Fuoco e volontari che dalle prime ore del mattino sono prontamente intervenuti. Un lavoro straordinario svolto in grande solidarietà”.

“L’emergenza è stata pienamente gestita in sicurezza dal Sistema sanitario regionale – conclude l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – Un grazie a tutti gli operatori che con grande spirito di sacrificio sono intervenuti sin dalle prime ore del mattino. L’auspicio ora è che la struttura possa riprendere rapidamente l’attività poiché Roma con 400 posti in meno nella rete dell’emergenza ha sicuramente una sofferenza”.

L’Ospedale ha inoltre istituito un help desk per fornire tutte le informazioni utili ai famigliari dei pazienti trasferiti e potenziato i servizi di vigilanza per evitare intrusioni indebite.

 

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